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Attualità venerdì 01 luglio 2016 ore 18:15

"Saldi al via ma la ripresa non c'è"

Si parte sabato 2 luglio. In provincia di Pisa è previsto un giro d'affari di 26 milioni di euro ma Confcommercio resta in guardia



PISA — Alla vigilia dei saldi estivi, Confcommercio esprime grande incertezza.

“Inutile girarci intorno – spiega la presidente di Confcommercio Pisa Federica Grassini - la ripresa non c'è stata, i consumi e la fiducia di consumatori e imprese continua a scendere, mentre ci sarebbe al contempo la necessità di tutelare le famiglie degli oltre 250.000 occupati in questo settore”.       

“Sicuramente i clienti troveranno i negozi pieni di t-shirt, bermuda, costumi e quant'altro - prosegue la sua analisi la presidente Grassini - ma la sicurezza di ritrovare gli stessi negozi anche l'anno prossimo è tutt'altro che garantita. Basta osservare i dati in declino degli ultimi anni: il commercio al dettaglio in provincia di Pisa, negli anni 2012/2015 ha subito un tasso di decrescita del -5,4 per cento per quanto riguarda i negozi al dettaglio di abbigliamento e addirittura del -8,2 per i negozi di calzatura e pelle”.

L'Ufficio Studi Confcommercio calcola che saranno 110mila le famiglie della provincia di Pisa che acquisteranno in saldo, con una dotazione in media di 230 euro ciascuna, per un giro d'affari complessivo di circa 26 milioni di euro. Nel solo comune di Pisa si prevede un volume degli affari legati ai saldi intorno 6 milioni di euro.

Secondo la numero uno di Confcommercio è comunque del tutto inutile alimentare aspettative in eccesso dopo otto anni di crisi ininterrotta: “Miracoli non ci saranno e non sarà l'avvio dei saldi estivi a risollevare le sorti di questo settore. I saldi restano importanti e se i margini per i commercianti sono quasi nulli, per i consumatori si aprono ottime prospettive per fare affari. Gli sconti si aggireranno tra il 30 il 50 per cento di media, e come diciamo ogni volta sarà importante affidarsi a quei negozi che offrono garanzie sui prodotti made in Italy e sul post vendita. Massima trasparenza che prevede prezzi chiari (prezzo iniziale, prezzo scontato e percentuale di sconto), possibilità di cambiare anche il capo in saldo se difettoso, merce della stagione”.


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