Attualità giovedì 08 giugno 2017 ore 14:40
Sant'Anna e Normale tra i migliori atenei mondiali
Secondo il QS World University Rankings le due università pisane rientrano tra le prime duecento al mondo. Merito di didattica e ricerca
PISA — “L’ingresso della Scuola Normale Superiore e della Scuola Superiore Sant’Anna nella classifica mondiale delle 200 migliori università al mondo secondo il QS World University Rankings 2018 è una nuova conferma della loro eccellenza.
I risultati sono ottimi per il posizionamento globale e per quello in Italia, dove il podio è condiviso con grandi istituzioni come il Politecnico di Milano e l’Università di Bologna, ma soprattutto per l’affermazione nell’indicatore che misura l’impatto della ricerca (“Citation per faculty”) e che vede le nostre due scuole universitarie superiori entro la 30esima posizione mondiale, la Normale in 18esima posizione il Sant’Anna in 27esima.
Si tratta di un risultato estremamente positivo perché conferma l’altissima qualità della nostra ricerca e la capacità dei nostri docenti e ricercatori di saper conquistare e mantenere la leadership in aree di ricerca avanzatissime", hanno detto il direttore della Scuola Normale Superiore, Vincenzo Barone, e del rettore della Scuola Superiore Sant’Anna, Pierdomenico Perata commentando i dati della classifica mondiale delle Università dove le due prestigiose scuole pisane entrano per la prima volta tra le prime 200, entrambe in 192esima posizione.
“Il successo conferma anche il valore del sistema universitario e della ricerca italiano che, pur non essendo finanziato come in altri paesi europei, dimostra di saper essere largamente competitivo.
I risultati del QS rappresentano un’ulteriore sfida: i nostri ‘fondamentali’, soprattutto la qualità della ricerca, sono solidissimi ma abbiamo potenzialità per consolidare risultati che appaiono già ottimi, tenuto conto anche del nostro dimensionamento e della particolare ‘missione’ che, come scuole universitarie superiori, ci viene assegnata, riconoscere il talento dei nostri allievi, valorizzare il merito, fare ricerca e trasferimento tecnologico ai più alti livelli.
La federazione Normale, Sant’Anna, Iuss ci permetterà di aumentare la competitività grazie anche a progetti di ricerca comuni e di aumentare il nostro dimensionamento che, allo stato attuale, è ancora non adeguato per competere sullo scenario globale, nonostante le continue affermazioni, certificate dai principali ranking internazionali che danno risultati univoci, al di là delle differenti metodologie utilizzate”.
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