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Attualità martedì 03 maggio 2022 ore 18:21

Sfratti e albergazioni, protesta in Prefettura

La protesta di fronte alla Prefettura

La "Piattaforma soluzioni abitative" torna a chiedere la sospensione dell'uso della forza pubblica nella esecuzione degli sfratti



PISA — Questa mattina gli attivisti della "Piattaforma soluzioni abitative" è intervenuta per bloccare con picchetti due esecuzioni di sfratto nei confronti di altrettanti nuclei familiari. "Due picchetti che hanno rinviato a metà Giugno le esecuzioni - hanno riferito al termine delle trattative -. L’obiettivo è quello di far sistemare gli alloggi locati rendendoli abitabili e di ottenere nuovi contratti di affitto sostenibili tramite il bando morosità". 

A seguire, decine di persone hanno raggiunto la Prefettura dove, con il sostegno di Unione Inquilini, Asia Usb e Diritti in Comune, hanno avuto un incontro con il Prefetto. Una iniziativa volta a chiedere la sospensione dell'uso della forza pubblica nell'esecuzione degli sfratti e denunciare i costi sostenuti dai servizi sociali per le albergazioni.

"Le misure ad oggi utilizzate per far fronte all’emergenza non solo sono inefficaci ma rappresentano un enorme spreco di denaro pubblico - hanno sottolineato dalla Piattaforma -. Nella nostra città, la soluzione agli sfratti esecutivi e all’emergenza abitativa, è l’albergazione in B&B e Affittacamere, con un solo bagno e una sola cucina in condivisione per tutti i nuclei famigliari ospiti, senza lavatrici e spazi adeguati a famiglie con minori".

"Dai dati forniti dalla Società della Salute al Comune di Pisa - hanno argomentato -, riguardo il 2020 si tratta di 40 nuclei per un totale di 117 persone, nel 2021 50 nuclei per un totale di 141 persone e nei primi due mesi del 2022 le persone ospitate sono 102 di cui 48 minori. Il dato sconcertante è l’incremento esponenziale della spesa per l’albergazione: circa 65 mila euro nel 2019, 306 mila euro nel 2020, 560 mila nel 2021 e nei primi due mesi del 2022 sono già 111 mila euro. Viene pubblicamente sostenuto che non ci sono risorse disponibili per la ristrutturazione delle case popolari ma centinaia di migliaia di euro vengono spesi senza nessuna progettualità".

"Nella nostra città gli alloggi ERP vuoti nel 2021 erano 171 e la spesa preventivata per la ristrutturazione è circa12 mila euro - hanno commentato in conclusione -. Con i soldi utilizzati nell’albergazione d’emergenza si sarebbero potuti ristrutturare 87 alloggi popolari creando una soluzione dignitosa e definitiva per le famiglie in emergenza e non solo. All’incontro, durato circa un’ora e mezzo, i delegati delle organizzazioni degli abitanti ed il consigliere comunale di Una Città in Comune hanno rappresentato nel dettaglio le responsabilità, i problemi e le traiettorie del fenomeno della crisi abitativa nella nostra città, chiedendo alla Prefetto quale fosse la risposta alla mozione presentata all’unanimità da tutto il consiglio comunale di richiesta di sospensione degli sfratti".

"La Prefetta ha risposto in modo netto ed esaustivo: la sospensione della forza pubblica per gli sfratti non sarà fatta - hanno riferito in merito all'incontro avuto nel palazzo del Governo - poiché tutte le prefetture d’Italia sono state diffidate dalle organizzazioni nazionali dei proprietari ad attuarle. La commissione prefettizia territoriale prevede già una graduazione selettiva della forza pubblica in base alla fragilità del nucleo e un provvedimento di blocco generale sarebbe un segnale politico contrario al diritto di proprietà che, senza una copertura del governo centrale, non può essere attuata. Di conseguenza il comitato per l’ordine pubblico e la sicurezza valuterà caso per caso le situazioni di sfratto, in base alle richieste pervenute dalla commissione territoriale. Il 12 maggio si terrà un tavolo presieduto dalla stessa Prefetta alla presenza di Sindaco, Regione, Servizi Sociali per capire quali e quante risorse potranno essere utilizzate per sbloccare gli alloggi. Il fatto è che la crisi abitativa non è dovuta a “sventura” ma rappresenta l’esito preciso di rapporti sbilanciati tutti a favore del mercato immobiliare".

"Con questa dichiarazione la prefettura appare decisa a continuare a far scaricare il costo della mala gestione abitativa sulla maggior parte degli inquilini considerati morosi incolpevoli. L’incontro si è quindi concluso senza alcun accordo, rilanciando con ancora più forza e determinazione le lotte per abbassare gli affitti, difendersi dagli sfratti e per controllare l’utilizzo e la destinazione dei fondi pubblici".


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