Attualità mercoledì 10 luglio 2024 ore 19:00
Teatro Verdi, Diego Fiorini nuovo presidente
Alla fine è arrivata la nomina per la Fondazione: a Tangheroni succede Fiorini, costumista di fama internazionale e docente a Genova
PISA — Né Magnani, né Tangheroni. Alla fine, il sindaco Michele Conti, per guidare la Fondazione Teatro Verdi, ha scelto Diego Fiorini, direttore della Fondazione Cerratelli di San Giuliano, docente di corsi di alta formazione per sarti di scena, libero professionista e collaboratore del corso di studio di Cinema, Musica e Teatro dell’Università di Pisa.
"l Teatro Verdi costituisce tradizionalmente un vero e proprio volano di crescita culturale per Pisa - ha commentato Conti - negli anni ha saputo conquistare un pubblico affezionato, sempre in aumento, con una programmazione di qualità e produzioni di rilievo nazionale. Risultati ottenuti anche grazie alla presidente Patrizia Paoletti Tangheroni, che ho voluto alla guida del Verdi per due mandati. La ringrazio per il lavoro svolto e per aver saputo guidare con sapienza e lungimiranza una istituzione culturale di primo piano in una città densa di cultura".
Nel Cda, insieme a Fiorini, ci saranno anche Alessandro Carugini, confermato nel ruolo di consigliere d’amministrazione, e da Mariacristina Caparra, entrambi designati dall'amministrazione comunale. A loro si aggiungono i riconfermati Doady Giuliano e Sara Micheletti, indicati dal Collegio Generale del Teatro Verdi.
Fiorini, inoltre, è docente titolare di Costume per lo spettacolo presso l’Accademia linguistica di Belle Arti di Genova, mentre ha anche lavorato come assistente di Franco Zeffirelli. Durante la sua carriera ha allestito mostre ed eventi legati al costume e all’arte contemporanea per musei e realtà espositive come Palazzo Venezia, Museo degli Uffizi, Palazzo Reale di Milano e in manifestazioni come la Biennale di Venezia.
"A Diego Fiorini e a ciascun componente del nuovo Cda va il mio augurio di buon lavoro; avranno tempo per mettere in campo nuove formule di programmazione che tengano conto dei gusti del pubblico, che tradizionalmente segue il teatro, ma che riescano, al tempo stesso, a intercettare nuove fasce di utenza, allargando la platea di frequentatori del Verdi a partire dalle giovani generazioni - ha aggiunto - il tutto senza mai perdere di vista la situazione finanziaria, per evitare che il Teatro cittadino possa ritrovarsi nelle gravi condizioni in cui versava solo qualche anno fa".
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