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Politica lunedì 23 agosto 2021 ore 14:00

"Troppe vittime per colpa dei cinghiali"

Interventi del sottosegretario del Mipaaf Centinaio e di Meini (Lega) sul caso di Luciano Carbonaro, morto in un incidente stradale a Cenaia



PISA — “Quanto accaduto in Toscana ci ricorda che siamo davanti a una questione che non riguarda soltanto l’agricoltura ma tutti noi, trasformandosi in un problema di ordine pubblico e che minaccia la sicurezza stradale”. Con queste parole il sottosegretario alle Politiche agricole alimentari e forestali, il senatore Gian Marco Centinaio (Lega), ha commentato l’incidente mortale in cui ha perso la vita Luciano Carbonaro, giovane operatore socio sanitario, mentre percorreva in scooter via Livornese a Cenaia, nel Comune di Crespina Lorenzana.

Il trentenne, che viaggiava a bordo di uno scooter, avrebbe urtato un cinghiale che gli avrebbe tagliato la strada e, caduto a terra, è stato travolto da un’auto sopraggiunta poco dopo.

“Nostro dovere è evitare che ci siano altri morti e far sì che non si ripetano episodi del genere. Dobbiamo difendere il territorio, aiutare la natura a mantenere un equilibrio – ha aggiunto Centinaio – e porre fine a un’emergenza che non soltanto danneggia il settore primario, ma causa anche vittime sulle strade. La questione va affrontata quanto prima a livello legislativo per arrivare a una normativa nazionale. Il contrasto alla fauna selvatica è un atto dovuto”.

Sull'episodio è intervenuta anche la consigliera regionale della Lega, Elena Meini. "Purtroppo - queste le sue parole - si continua colpevolmente a sottovalutare una palese problematica che, come nel recente caso avvenuto a Cenaia. Nel porgere le nostre condoglianze alla famiglia del trentenne, non possiamo, quindi, come detto, rilevare come questi animali continuino sempre di più a rappresentare un grave pericolo per l'incolumità di tutti noi. Tra l'altro non si tratta di casi isolati, visto che le cronache giornalistiche con troppa frequenza ci segnalano casi analoghi, anche se, magari, fortunatamente non sempre mortali, ma comunque da non sottovalutarsi".

"I cinghiali - ha ricordato Meini - oltre ad essere particolarmente dannosi per i nostri agricoltori, stanno, quindi, diventando una vera calamità anche per gli esseri umani che se li ritrovano improvvisamente in strada e difficilmente riescono ad evitarne l'impatto, con tutte le drammatiche conseguenze del caso. Stante la delicata problematica, quindi, riteniamo che le misure fin qui adottate a livello regionale, siano da ritenersi tardive e considerato quanto accaduto nel pisano, pure prive di un'auspicabile efficacia; pensiamo, pertanto, che sia fondamentale, dunque, allargare il calendario venatorio ed affidarsi ad agricoltori e cacciatori per una doverosa e quantomai urgente attività di contenimento del deleterio fenomeno".


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