Questo sito contribuisce alla audience di 
QUI quotidiano online.  
Percorso semplificato Aggiornato alle 18:00 METEO:PISA14°  QuiNews.net
Qui News pisa, Cronaca, Sport, Notizie Locali pisa
venerdì 19 aprile 2024
Tutti i titoli:
corriere tv
Cosa ha detto Bonelli su Salis prima di ufficializzare la candidatura

Attualità lunedì 31 maggio 2021 ore 12:22

Un anno senza il professor Franco Mosca

Franco Mosca

La Fondazione Arpa, insieme ad allievi e collaboratori, ricorda il compianto fondatore ad un anno esatto dalla sua scomparsa



PISA — Franco Mosca era nato a Biella nel 1942. Grazie ad una Borsa di Studio in Medicina presso il Collegio Medico-Giuridico di Pisa (l’attuale Scuola Superiore Sant’Anna) si era trasferito a Pisa per frequentare l’Università e a Pisa è rimasto per tutta la vita, dedicata tenacemente agli altri, sia attraverso la professione che attraverso le innumerevoli iniziative benefiche intraprese nel corso degli anni. I periodi di studio trascorsi all’estero hanno sempre rappresentato per lui l’opportunità di apprendere nuove cose da riportare a casa, “nella piccola Pisa”, perché lui credeva in primo luogo nell’impegno per il proprio Paese.

"Professore Ordinario e poi Emerito di Chirurgia Generale all’Università di Pisa, Mosca spiazzava per l’intrinseca capacità di collocarsi sempre un passo avanti a tutti - ricordano oggi dalla Fondazione Arpa -, per la caparbietà e la lucidità con cui perseguiva gli obiettivi preposti. Fu fra i primi ad individuare il ruolo fondamentale dell’endoscopia e dell’ecografia in ambito chirurgico e a potenziare entrambe come parte integrante del reparto da lui diretto. Le sue innegabili abilità tecniche sono state strumento di una capacità organizzativa straordinaria e trascinante. Insieme ad un’équipe di medici ed infermieri che condividevano fatiche ed entusiasmo, Mosca ha sicuramente contribuito a consolidare la chirurgia vascolare. Da sempre promotore del progresso tecnologico come ausilio all’arte medica, aveva rapidamente indirizzato i suoi allievi, dapprima verso la chirurgia laparoscopica e successivamente verso la chirurgia robotica".

Ma la memoria collettiva lo ricorderà soprattutto per aver voluto e creato il Centro Trapianti di Pisa. "Fra i molteplici impegni di quegli anni - si ricorda in proposito -, era stato coinvolto nell’iter di approvazione di espatrio all’estero per un trapianto epatico. Fu così che nacque l’idea di sviluppare un Centro Trapianti, che fosse all’avanguardia per expertise multidisciplinare. E fu grazie alla sua essenza visionaria, abbinata alla incredibile dedizione che lo contraddistingueva, se Pisa è diventata una realtà di fama nazionale ed internazionale in tema di trapianto di organi. A lui si devono, infatti, il grande sviluppo del programma di trapianto di rene e la costituzione e lo sviluppo dei programmi di trapianto di fegato e di pancreas".

La Fondazione Arpa, la sua creatura, era nata nel lontano 1992 proprio come strumento a disposizione di tutti per permettere a tanti di perseguire il proprio sogno di studiare ed anche di fare ricerca in ambito sanitario. La mission che il Professore scelse per Fondazione Arpa fu, infatti, fin da subito chiara: sostenere la formazione e la ricerca in ambito sanitario, in modo da garantire un futuro a molti giovani meritevoli in tutto il mondo e da donare una speranza a chi soffre. E questo ben si sposava (e si sposa) con l’altro obiettivo, quello della cooperazione umanitaria rivolta a Paesi dove la minima assistenza sanitaria non è così scontata anche per la mancanza di personale qualificato.

“Sono stato al suo fianco per molti anni – ricorda l’attuale Presidente di Arpa, Luca Morelli – il Professor Mosca è stato per me un vero Maestro e una vera guida: i suoi insegnamenti, dentro e fuori dalla sala operatoria, restano e resteranno in me indelebili per sempre. Ad un anno dalla sua scomparsa, conoscendo bene come pensava e agiva, penso di poter dire che sarebbe orgoglioso di quello che stiamo facendo. La Fondazione continua infatti a perseguire le finalità da lui tracciate con immutato vigore ed orgoglio, aprendosi al contempo a un rinnovamento che ne espanderà il campo d’azione. Quello che siamo oggi lo dobbiamo certamente a lui”

Il Professore era un uomo di rara integrità e levatura eccezionale: celebre anche il suo impegno nei confronti degli studenti universitari, oltre che come docente, anche attraverso l’Associazione ex Allievi della Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa (di cui è stato Presidente), dell’Associazione Laureati Ateneo Pisano (di cui è stato membro del Consiglio Direttivo) e della Fondazione Collegio Puteano (di cui è stato Presidente e che ha rilanciato e valorizzato).

Dal punto di vista accademico, era stato nominato Professore Ordinario di Chirurgia Generale all’Università di Pisa nel 1986 e, nel corso della sua carriera, è stato vicepreside della Facoltà di Medicina e Chirurgia, Direttore del Dipartimento di Oncologia dei Trapianti e delle Nuove Tecnologie in Medicina e Chirurgia, Fondatore e Direttore del centro EndoCAS, Direttore di diverse Scuole di Specializzazione e di Dottorato.

Per la sua straordinaria attività, il Prof. Mosca è stato insignito di prestigiosi riconoscimenti: medaglia d’oro al merito della Sanità Pubblica, Grande Ufficiale Ordine al Merito della Repubblica Italiana, Ordine del Cherubino e Campano d’Oro dall’Università di Pisa, Membro onorario della Croce Rossa Italiana, del Royal College of Surgeons di Edimburgo, della Polish Association of Surgeons. Nel 2018 il Professor Mosca era entrato nell’olimpo mondiale della chirurgia, con il conferimento dell’onorificenza massima per un chirurgo, venendo nominato “Honorary Fellow” dall’American College of Surgeons, la più grande e prestigiosa società scientifica di chirurghi al Mondo.

Le figlie ricordano che “Alcuni anni fa, spiegando il perché la Fondazione avesse il nome di “Arpa”, Papà, fra le altre cose, scrisse ”Che senso ha dunque prodigarsi senza riuscire a stimolare condivisione e partecipazione”. Nel corso di quest’ultimo anno abbiamo continuato a ricevere manifestazioni di affetto da tantissime persone che desiderano non solo mantenere vivo il ricordo dell’uomo giusto che era, ma anche dare contributi operativi e disponibilità per i progetti della Fondazione Arpa, segno evidente che la sua assenza fisica è di stimolo per fare ancora di più. Con affetto e gratitudine, vogliamo rinnovare il debito di amicizia e ringraziare tutti per ciò che è stato fatto e per ciò che sarà".

Per il testimonial Arpa Renato Raimo “Non ci si abitua alla perdita di una figura come il Professor Mosca, di Franco soprattutto. In molti dei progetti Fondazione Arpa a cui mi sto dedicando c’è ancora molto delle idee condivise con lui solo 12 mesi fa. Siamo pieni di emozione ed energie rinnovate, pronti a proseguire nel solco di valori umani e professionali che ci ha lasciato in eredità”.

Francesco Sani, a capo della Comunicazione della Fondazione, ricorda invece che “il Professor Mosca per me è sempre stato un esempio sotto molti punti di vista, una figura di riferimento nella mia vita umana e professionale; non smetterò mai di ringraziarlo per avermi dato fiducia tanti anni fa, e di avermi fatto così capire quanto siano importanti i giovani e quanto sia importante investire su di loro. Adesso faccio tesoro di tutto questo e sono onorato di poter essere una minima parte del motore di questa fondazione che tanto ha fatto e, ne sono certo, molto farà. Grazie anche alla incredibile spinta che il Professor Mosca ha saputo dargli”.

Dopo il pensionamento avvenuto nel 2012, Franco Mosca aveva continuato a mettere a disposizione della comunità le sue competenze e la sua grande esperienza. Nasceva così il Festival della Robotica, che diventava un successo di proporzioni internazionali in brevissimo tempo e che è riuscito, mettendo insieme tutte le eccellenze accademiche e imprenditoriali di Pisa, a mostrare al mondo lo straordinario potenziale della nostra città in tema di robotica e delle sue innumerevoli applicazioni.

Impossibile dimenticare inoltre come il Professore avesse deciso di spendersi fino all’ultimo per chi soffre, pur essendo conscio del poco tempo che gli rimaneva a disposizione. In collaborazione tra la Fondazione Arpa e l’Associazione ex Allievi della Scuola Sant’Anna, aveva dato vita al progetto RainboWiFi, destinato a creare un ponte tecnologico tra i pazienti Covid ed il loro cari all’esterno. In una delle sue ultime interviste, Mosca ricordava inoltre come i device utilizzati, una volta conclusa l’emergenza, sarebbero serviti per colmare il divario che si crea a scuola tra le famiglie in funzione del reddito.

L’11 Giugno l’Università di Pisa ricorderà il Professor Franco Mosca in una celebrazione accademica a lui dedicata che sarà trasmessa in streaming sui canali dell’Università di Pisa. Il 24 Giugno al Guardino Scotto – ma trasmesso anche in streaming – la Fondazione Arpa organizzerà “Arpa d’Estate”, una serata in ricordo del suo Fondatore e per lunghi anni Presidente, che vedrà la presenza di molti artisti vicini alla Fondazione e del Maestro Andrea Bocelli, Presidente Onorario della Fondazione Arpa e compagno di viaggio del Prof. Mosca in moltissime iniziative benefiche.

"Un’esistenza spesa per il prossimo, condita da sfide e risultati semplicemente eccezionali. Ecco perché nessuno dimenticherà mai il suo messaggio e in tanti continueranno ad essere al suo fianco attraverso la Fondazione Arpa ed i suoi progetti".


Se vuoi leggere le notizie principali della Toscana iscriviti alla Newsletter QUInews - ToscanaMedia. Arriva gratis tutti i giorni alle 20:00 direttamente nella tua casella di posta.
Basta cliccare QUI

Tag
Iscriviti alla newsletter QUInews ToscanaMedia ed ogni sera riceverai gratis le notizie principali del giorno
L'articolo di ieri più letto
I Carabinieri hanno denunciato il 18enne dopo averlo beccato in possesso di 72 grammi di hashish e una bilancia elettronica di precisione
Offerte lavoro Toscana Programmazione Cinema Farmacie di turno

Qui Blog di Alberto Arturo Vergani

QUI Condoglianze



Ultimi articoli Vedi tutti

Attualità

Politica

Cronaca

Cultura