Attualità giovedì 26 settembre 2024 ore 11:30
Approvato il bilancio in rosso della Società della Salute
Via libera da Ausl Toscana nord ovest e dai Comuni, tranne Pisa che non ha partecipato: "Disposti eventualmente a chiedere aumento della quota"
PROVINCIA DI PISA — Era stato annunciato, ma adesso c'è l'ufficialità: con l'approvazione del bilancio di esercizio del 2023 della Società della Salute, è stata messa nero su bianco la perdita di oltre 1,6 milioni di euro, derivata da 31,7 milioni di ricavi e 33,2 milioni di costi.
Il via libera è arrivato nel corso dell’assemblea dei soci di ieri, mercoledì 25 Settembre, con il voto favorevole dell’Ausl Toscana nord ovest e di tutti i Comuni soci, con la sola eccezione del Comune di Pisa, che non ha partecipato al voto ribadendo così la volontà espressa dal sindaco Michele Conti di abbandonare il consorzio.
"Stiamo valutando azioni correttive da intraprendere per un miglior funzionamento del consorzio, che non possono prescindere da un’analisi dettagliata delle perdite e un rafforzamento degli strumenti di gestione e controllo - ha spiegato la neo eletta presidente Giulia Guainai, assessora al Comune di Cascina - in particolare, è importante stimolare una riflessione circa un’ottimizzazione dei modelli gestionali e dei sistemi di erogazione dei servizi, con conseguente miglior distribuzione delle risorse: del resto, se sommiamo i tre maggiori trasferimenti dei Comuni, si supera ampiamente la quota pro capite di 45 euro che in alcuni casi è superiore a quella di altre Società della Salute".
Nel dettaglio, quasi la metà del disavanzo, pari a 728mila euro, deriva dall’iscrizione di diversi crediti alla voce "Accantonamento per altri rischi", e per i quali verrà valutato ogni possibile percorso utile alla riscossione. La restante parte della perdita di 918mila euro, invece, è la conseguenza di un aumento di costi di funzionamento e di erogazione dei servizi resasi necessaria per evitare il taglio di servizi essenziali per le fasce più fragili della cittadinanza.
"Una volta attivati tutti i correttivi utili - ha scritto la Giunta esecutiva nella nota - è inteso che i Comuni continueranno a non sottrarsi, dovesse risultare comunque necessario, a un ulteriore aumento della quota capitaria, perché non siamo disposti a penalizzare i servizi alla cittadinanza".
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