Cronaca venerdì 19 luglio 2024 ore 19:30
L'appartamento come centrale per lo spaccio
L'abitazione trasformata in laboratorio è stata scoperta dalla guardia di finanza monitorando i social media. Tre arresti
PISA — I messaggi sui social e poi il viavai sospetto. Così la guardia di finanza ha scoperto un appartamento trasformato in centrale per lo spaccio, sequestrato insieme ad 800 grammi di stupefacenti tra hashish, marijuana e sigarette elettroniche contenenti Thc, arrestando tre persone tra i 25 e i 27 anni.
Decisivo il monitoraggio dei social da parte delle fiamme gialle, che ha consentito di individuare l'abitazione in questione, meta di un andirivieni con monopattini elettrici e motorini. Poi, con l’ausilio dei cani delle unità cinofile Delphy e Frazy, i finanzieri hanno assistito a una cessione che ha portato a individuare con precisione un appartamento al cui interno sono stati sorpresi tre persone intente al confezionamento della droga.
Nella “centrale” dello spaccio sono stati sequestrati circa 620 grammi di hashish, 110 grammi di marijuana, sigarette contenenti olio di hashish con principio attivo Thc (marijuana) al 90% per mg. 45.000, denaro in contante per 3.735 euro, una pistola replica Sig-Sauer P220, i telefoni cellulari, i tablet e i pc in uso alle parti, bilancini di precisione e materiale per il confezionamento, oltre ai monopattini utilizzati per le consegne.
Secondo quanto accertato dalle fiamme gialle, il modus operandi degli arrestati prevedeva un sistema di vendita dello stupefacente basato su ordinazioni online mediante Telegram, cui seguivano consegne con monopattini e scooter, mezzi utilizzati per gli spostamenti che rendevano difficoltosi i controlli delle Forze di Polizia per via dei percorsi alternativi che aggiravano il traffico locale. In particolare, spiegano le fiamme gialle, erano previsti tempi medi per le consegne di 20 minuti. Inoltre, gli ordini effettuati online erano basati su un particolare sistema di messaggistica: al decorrere di un preciso intervallo di tempo i messaggi con richieste di stupefacente scomparivano, al fine di celare presunti acquirenti/venditori.
Sulla citata pagina Telegram era poi presente un listino prezzi per ogni tipologia di stupefacente commercializzato. Hashish e marijuana avrebbero reso sul mercato circa 8.000 euro. Oltre 2500 avrebbero invece fruttato le sigarette elettroniche al Thc, provenienti da Los Angeles, e la cui vendita è vietata in Italia.
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