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Attualità mercoledì 16 novembre 2022 ore 19:30

La fisica quantistica è un grande racconto

Gabriella Greison con la fotografia da cui nasce "Monologo quantistico"

La scienziata Gabriella Greison sarà la protagonista del primo degli ECOincontri, i dialoghi sul futuro sostenibile organizzati da Ecofor Service



PONTEDERA — 500 repliche e, alla fine, arriverà anche al Museo Piaggio. Gabriella Greison, fisica, scrittrice, attrice e divulgatrice scientifica, laureata in Fisica nucleare all’Università statale di Milano e con un passato anche alla Ecole Polytechnique di Parigi, sarà la protagonista di "Monologo quantistico", lo spettacolo teatrale che farà da apertura agli ECOincontri, la rassegna di dialoghi per un futuro sostenibile organizzati da Ecofor Service.

E che, appunto, sabato 19 Novembre alle 21,15, si aprirà al Museo Piaggio, cuore pulsante della cultura scientifica e tecnologica di Pontedera. "Conosco la zona e sarà una gioia tornarci - ha detto Greison - ho voglia di visitare il Museo Piaggio, sarà interessante: non vedo l’ora e mi fa piacere inaugurare questa serie di incontri promossi da Ecofor".

Autrice di dieci libri di divulgazione sulla meccanica quantistica e sulla storia della fisica, Greison ha tratto da ciascuno di essi uno spettacolo teatrale, che porta in tour nei teatri di tutta Italia. A Pontedera, come detto, sarà "Monologo quantistico", tratto dal suo libro d'esordio: "L’incredibile cena dei fisici quantistici", edito da Salani.

"Nel 1927, alla fine del V Congresso Solvay, è stata scattata una fotografia, e lì ritratti ci sono tutti i creatori della fisica quantistica - ha spiegato - in quel Congresso hanno messo in discussione tutti i pilastri della fisica quantistica e creato un nuovo modo di pensare e vedere il mondo. Dopo la foto c’è stata anche una cena, che io ho ricostruito: da quel mio lavoro di ricerca ho creato quindi il mio libro di esordio. Ebbene, quel romanzo è ancora in grande vendita, continuamente in ristampa, e tra i miei libri più amati dal pubblico". 

"Da quel mio primo romanzo ho fatto nascere il mio primo spettacolo teatrale, che oggi è in continua replica e che è sempre attuale, perché lo aggiorno di anno in anno - ha aggiunto - perché la fisica quantistica è attuale, basti vedere il recente Premio Nobel in Fisica che è stato dato proprio per questo, e basti vedere tutte le applicazioni della fisica quantistica nelle tecnologie più moderne: stiamo vivendo la seconda rivoluzione quantistica".

La divulgazione di Greison, comunque, non si ferma nei teatri: ha ideato e condotto diverse trasmissioni televisive, tra cui "Pillole di fisica" sulla Rai, "Il favoloso mondo della fisica quantistica" su Mediaset e "La teoria di tutte" su Sky Italia.

"Ho creato io il mio mondo e ho usato tutte le mie competenze per scrivere le storie nei miei libri. Da ogni storia che creo, traggo anche il copione per un monologo o uno spettacolo teatrale - ha raccontato - sono fisica di formazione e questo mi permette di essere precisa negli argomenti trattati. Ho lavorato anche due anni all’Ecole Polytechnique di Parigi con il professor Françoise Amiranoff: un grande. Oggi vivo da ricercatrice free lance, quello che già facevano i fisici quantistici del Novecento".

Proprio su uno di quei fisici, presente anche al Congresso del 1927, sarà incentrato il prossimo libro, in uscita a Febbraio. Ma in quella fotografia non c'erano soltanto uomini. "L’unica donna era Marie Curie, ma in realtà c’erano anche altre scienziate dietro la nascita della fisica quantistica - ha detto - tant’è che ho raccolto in un nuovo testo, chiamato 'Quantum Women', tutte le grandi donne che non sono emerse e che, magari, potrebbe essere il secondo monologo da fare al Museo Piaggio".

"Oggi tutto è diverso, perché oggi stiamo vivendo una nuova consapevolezza. Fino all’altro ieri, cioè fino agli inizi del Duemila, alle donne è stato impedito di realizzarsi nella fisica - ha proseguito - poche settimane fa è uscito un reportage su 'Nature', che elenca esattamente i dati di questo impedimento, per ogni argomento di fisica e di divulgazione della fisica. C’è stato un impedimento, quindi: questo è il motivo per cui oggi vengono premiati ancora solo gli uomini, i Premi Nobel rappresentano esattamente questo malvezzo".

"Anche nel racconto, tra i divulgatori in televisione, vige ancora questa regola pericolosissima - ha concluso - per fortuna, come stavo dicendo, le cose stanno cambiando. Anche perché gli istituti di ricerca scientifica, per volere dell'Unione Europea, non possono più avere finanziamenti se a capo non ci sono donne tra le classi dirigenti. Menomale, ma lo hanno dovuto imporre". Al Museo Piaggio, invece, sarà proprio lei la protagonista

Pietro Mattonai
© Riproduzione riservata


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