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Attualità sabato 17 giugno 2023 ore 13:30
Il turismo riattiva la stazione di Migliarino
Lo snodo ferroviario di Vecchiano potrebbe tornare a funzionare: l'obiettivo è farne un hub intermodale per la mobilità sostenibile e turistica
VECCHIANO — Il primo passo per riattivare la stazione dei treni di Migliarino è stato fatto. Intorno alla struttura, infatti, è stato fatto un sopralluogo da parte del sindaco Massimiliano Angori, insieme all'assessora alla Mobilità sostenibile Mina Canarini, al quale hanno partecipato anche l'assessore regionale ai Trasporti Stefano Baccelli e il presidente del Parco di San Rossore, Lorenzo Bani.
L'obiettivo del Comune, inoltre, è quello di chiedere a Rfi, presente con alcuni tecnici al sopralluogo, il ripristino del decoro all'interno dell'attuale ex stazione. Un duplice obiettivo per il quale è stato costituito un gruppo tecnico che possa lavorare per confrontare i dati trasportistici con i dati e le prospettive dei dati sul turismo, in modo da valutare l'invio del percorso progettuale al Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti.
"Apprezziamo molto l'idea del sindaco, perché Vecchiano ha tutte le potenzialità per diventare un hub intermodale non solo di viabilità sostenibile, ma di sviluppo turistico, visto che è già un naturale crocevia di arterie come l'Aurelia e lo svincolo della A11 - ha detto Baccelli - la riattivazione della stazione è un progetto che, come Regione, vogliamo fortemente sostenere e stimolare".
"Il progetto, in accordo con tutti gli enti coinvolti, è già inserito nel nuovo piano integrato del Parco - ha specificato Bani - l'obiettivo è creare un hub per la mobilità sostenibile con interconnessioni per le biciclette, per vivere la natura a 360 gradi".
Dello stesso pensiero anche Angori e Canarini. "È stata l'occasione per prendere atto dello stato del luogo, ma soprattutto per riconfermare nuovamente le potenzialità della riattivazione della stazione - hanno detto - l'assessore Baccelli ha dato forza alla strategicità della stazione come punto di snodo per intermodalità e come punto di servizio per un turismo a due ruote, che sta componendo numeri di presenze sempre più importanti anche sul nostro territorio".
Rfi, per il momento, ha mantenuto un profilo cauto, perché, pur condividendo la visione generale, ha manifestato l'esigenza di sostenere il tutto con i dati trasportistici che non sono così favorevoli, in base alla loro prospettiva aziendale, ad una riattivazione.
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