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Attualità venerdì 01 ottobre 2021 ore 17:30
"Aeroporti Pisa e Firenze, non c'è competizione"

Così l'assessore regionale Baccelli, secondo cui lo sviluppo del Galilei e la "messa in sicurezza di Peretola" sono progetti complementari
PISA — L'assessore regionale Stefano Baccelli, con delega a infrastrutture per la mobilità, logistica, viabilità e trasporti, ha detto di non capire il campanilismo sulla questione degli aeroporti, ritenendo strategici per la Toscana, nonché complementari, i progetti della "messa in sicurezza" dell'aeroporto Vespucci di Firenze Peretola (il famoso progetto della nuova pista) e dello sviluppo del terminal del Galilei di Pisa. A tal proposito, Baccelli ha anche ricordato che di "sviluppo complementare" si parla anche nel patto siglato fra i sindaci di Firenze, Pisa, Lucca e Livorno".
Baccelli, intervenuto nella seconda commissione del consiglio comunale pisano, ha anche parlato della cosiddetta "cura del ferro", smorzando gli entusiasmi sull'auspicato collegamento Pisa-Firenze con una nuova linea ferroviaria veloce. "I fondi del Pnrr dovranno essere utilizzati per progetti da realizzare entro il 2026 - ha detto l'assessore regionale - e per Rfi realizzare una nuova linea tra Pisa e Firenze entro quell'anno è impossibile".
Ritornando alla questione degli aeroporti, Baccelli ha anche detto che "il problema della pista di Firenze non è la lunghezza ma il fatto che è perpendicolare all'autostrada", dimenticando che anche la pista di Pisa è perpendicolare ad una arteria stradale strategica, la Sgc FiPiLi. A seguire, ha detto che la Regione è in attesa che Toscana Aeroporti presenti il nuovo progetto per la pista di Pieretola e che non si ritiene necessaria una modifica del Pit.
Per quanto riguarda la FiPiLi, infine, Baccelli ha ammesso che è "assolutamente inadeguata ai volumi di traffico attuali" e che, purtroppo, "la programmazione di ogni intervento di manutenzione è complicato proprio dai volumi di traffico". Assicurando però che la Regione stanzia continuamente ingenti risorse per ammodernare l'infrastruttura e sono allo studio iniziative per dirottare, per quanto possibile, i mezzi su altre direttrici, in particolare quelli pesanti.
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