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Cronaca sabato 23 settembre 2023 ore 19:30

Maxi operazione della Finanza, sequestri a Pisa

Tra le società coinvolte in quella che sarebbe una frode sul commercio di metalli ce n'è una pisana: i finanzieri hanno sequestrato 10 milioni di euro



AREZZO — Metalli preziosi alla base di quello che, per i finanzieri del Comando provinciale di Arezzo, sarebbe un giro illegale di denaro, con tanto di autoriciclaggio ed evasione dell'Iva per circa 10 milioni di euro.

Un'operazione d'indagine mastodontica quella messa in piedi dalla Guardia di Finanza aretina, che insieme alla Procura della Repubblica, ha dato esecuzione a un'ordinanza di custodia cautelare in carcere per 5 persone ritenute responsabili. Che, successivamente, sono state poste agli arresti domiciliari.

In più, il Gip del Tribunale di Arezzo ha ordinato anche il sequestro preventivo di beni per 10 milioni di euro, pari appunto alla presunta frode fiscale nella commercializzazione di palladio e platino ritenuti di dubbia provenienza.

Nel dettaglio, sono sottoposti a sequestro 17 fabbricati, 121 terreni, oltre 100mila euro in contanti, quasi 180 chili di argento, 3,7 di palladio,3 società, 7 autovetture e 8 orologi di pregio.

Le perquisizioni dovute alle indagini non hanno riguardato comunque soltanto Arezzo, ma anche Pisa, Roma, Parma, Alessandria, Terni, Nuoro, L’Aquila e Lucca, con l’impiego di 52 militari delle Fiamme Gialle. 

Secondo quanto ricostruito dal Nucleo di Polizia economico-finanziaria di Arezzo, la frode avrebbe coinvolto diverse società con sede in Toscana, Emilia-Romagna, Piemonte e Lazio, che avrebbero emesso fatture false per quasi 60 milioni di euro. Il giro, che ha coinvolto complessivamente 13 persone e 8 società, aveva quale perno e principale beneficiaria proprio una società pisana operante nel settore della produzione e commercializzazione di metalli preziosi.

Già a Dicembre dello scorso anno, durante le indagini, era stato intercettato un trasporto illecito, operato da un corriere dell’organizzazione, bloccato al suo arrivo ad Arezzo con circa 2 chilogrammi di oro e 25mila euro in contanti, sottoposti a sequestro.


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