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venerdì 15 novembre 2024

DUE CHIACCHIERE IN CUCINA — il Blog di Sabrina Rossello

Sabrina Rossello

Due nomi due terre d’origine: la Toscana dove sono nata e cresciuta e la Sicilia da dove è partita la mia famiglia e di cui ho respirato tutte le molecole! Due mondi culinari diversi ma entrambe ricchi di sapori colori e cultura! È multipla anche la mia formazione: diplomata geometra, poi Architettura, a 40 anni per passione iscritta a Biologia e nel frattempo corsi di cucina, di wedding e tanta, tanta pratica come personal chef ed oggi sono esperta di cucina gluten free e di cucina salutare sulla basi scientifiche della dieta mediterranea. Nel 2015, ho inaugurato la mia scuola di cucina e di educazione alimentare. Ho scritto 2 libri: “Ti cucino una Storia” e “A tavola con noi – ricette gustose per umani e per cani” ed ho partecipato alla “Prova del cuoco” su Rai 1 e più volte ospite a “Tadà” su RTV38

Galeotta la crociera!

di Sabrina Rossello - martedì 02 giugno 2020 ore 07:00

Blo blo blò, bloblo blò… è la musica che sale da una pentola di ragù che cuoce, ma nella cucina di una scuola, non si sentono solo i suoni del cibo, ma essenzialmente le voci delle persone che lo preparano.
Sono sempre più convinta che il bello d’ insegnare a cucinare, siano le condivisioni delle quali mi onorano le mie “allieve/amiche” (la maggior parte dei partecipanti ai corsi amatoriali di cucina sono donne)
Mentre il ragù cuoce e le mani impastano farina e acqua, Maria (la persona è reale, il nome ovviamente no) di 68 anni mi dice che è venuta al corso di pasta fresca per amore, perché al suo fidanzato piacciono le tagliatelle al ragù.
Io domando:- Fidanzato?
Ecco la sua bellissima storia:
Maria, rimasta vedova, dopo un periodo di dolore e di chiusura psicologica, decide di accettare l’invito di un’amica per partecipare ad una crociera sull’Adriatico, organizzata da un’agenzia.
Destino vuole, che nel suo gruppo, ci fosse Mario (anche qui, la persona è reale ma il nome no) un signore emiliano, anch’egli “solo”, che per tutta la settimana:
“l’ha corteggiata in maniera galante” (giuro che sto usando sue testuali parole)
Va da sé che, tra un valzer e un’escursione archeologica, alla fine della vacanza è accaduto un bacio… e da lì “galeotta la crociera”.
Al ritorno hanno continuato a frequentarsi e si sono proprio innamorati! Iniziando quindi un periodo di fidanzamento:
“perché prima di vivere insieme bisogna conoscersi!”
Io penso che tagliatelle al ragù più buone di quelle, non potessero essere realizzate, l’ingrediente segreto era appunto l’impegno e il desiderio di regalare 10 minuti di “felicità palatale” al fortunato fidanzato.

RAGU’ COME LO FACCIO IO
Ingredienti

  • 300 gr di macinato grosso di manzo
  • 200 gr di macinato di carne suina
  • 1 grossa cipolla rossa
  • 1 bella carota
  • 1 costola di sedano comprese le foglie
  • 1 ciuffetto di prezzemolo
  • 5 o 6 foglie di basilico
  • 500 gr di pomodori pelati che dovranno essere ridotti in passata
  • ½ lt di buon vino rosso del chianti
  • Olio evo
  • Sale e pepe q.b.

Preparazione

La prima cosa da fare è quella di massaggiare la carne con le mani, mescolandola bene, fatto questo, metterle in un recipiente e coprirla con il vino. Intanto lavare bene le verdure e farne un trito.

In una pentola versare l’olio evo fino ad ungere tutto il fondo, mettere a fiamma media ed aggiungere le verdure tritate, mescolare bene e cuocere circa 10 minuti, mescolando di tanto in tanto.

Nel frattempo, cuocere anche la passata di pomodori pelati, appena le verdure saranno ben amalgamate aggiungere la carne, che scolerete con le mani e non nel colapasta, perché la carne dovrà essere impregnata di vino.

Mescolare bene la carne con le verdure e alzare leggermente la fiamma in modo da far evaporare il vino, cuocere per circa 10 minuti facendo molta attenzione a non fare attaccare il tutto alla pentola (questa è la fase più delicata) se occorre aggiungere un altro poco di vino rosso, ma poco! Non è un brasato!

A questo punto aggiungere la pommarola, sale, pepe e abbassare la fiamma la minimo e far cuocere, con il coperchio a metà pentola, per circa un paio d’ore, sempre controllando e rigirando di tanto in tanto; poi continuare la cottura per un’altra ora circa senza coperchio; se dovesse essere troppo “ritirato” aggiungere un mezzo bicchiere di acqua e continuare la cottura lenta.

Aggiustare di sale e pepe e condire le tagliatelle.

Sabrina Rossello

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