Kat Edmonson - Take It To The Sky
di Leonardo Boni - lunedì 15 settembre 2014 ore 22:09

Una voce fresca. Roba nuova. Kat Edmonson non passerà alla storia, non credo che entrerà nell'olimpo del Jazz contemporaneo.
Ma la sua voce è unica. Incomprensibile come un talento del genere possa rimanere così rannicchiato nel mercato americano. Forse perchè è autodidatta, non coperta da etichette importanti a sorreggerla, e perchè bocciata ad una edizione di American Idol... O forse perchè lo vuole lei... Ma negli Stati Uniti, è facile sentir dire "Who Cares?"... Quindi avanti, seguendo il tragitto che il suo timbro di voce le ha segnato. Voce autentica direi. Non si rifà a nessuno. Anzi, magari diversi potrebbero invidiarne la capacità con cui riesce ad accompagnare un arrangiamento Jazz.
"Take It To The Sky" è la volontà di Kat di emergere, raggiungere col suo talento livelli di alta composizione jazz. La strada è lunga, ma l'album è abbastanza valido. Un pò troppo facile come lavoro, ma i mezzi ci sono, e siamo all'inizio.
"Summertime" apre le danze. Facilissimo. Uno pensa a Chet Baker, Miles Davis, o anche al lavoro psichedelico visto recentemente di Brian WIlson e crede in qualche somiglianza. Come sempre. La chiave è diversa, tutto gira intorno alla sua voce, nonostante l'interessante trombetta in sottofondo che accompagna piacevolmente.
La voce di Kat è di una delicatezza indicibile. Non ha eguali.
Leonardo Boni
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