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Politica domenica 14 settembre 2025 ore 14:00
Platani secchi davanti alla scuola media

Il gruppo Uniti per Calci accusa l’amministrazione di incuria: "Piantati male, trascurati e danneggiati. È un danno anche simbolico".
CALCI — A Calci si riapre il dibattito sulla nuova scuola media e, stavolta, il caso riguarda il giardino. Diciotto dei ventidue platani piantati lo scorso anno per l’inaugurazione dell’edificio sono secchi o fortemente compromessi. La denuncia arriva dal gruppo Uniti per Calci che, attraverso una interrogazione presentata dalla consigliera Serena Sbrana nell’ultimo Consiglio comunale, ha chiesto spiegazioni su cause, responsabilità e sostituzioni previste.
L’assessore Mencarelli ha ammesso che "la scelta delle piante e i tempi della piantumazione sono stati sbagliati", parlando di un intervento pensato per l’impatto visivo più che per la tenuta agronomica. I platani, di grandi dimensioni, sono stati piantati in piena estate, su area di proprietà INAIL, e il risultato oggi è sotto gli occhi di tutti.
Ma per Sbrana il problema non si ferma alla scelta iniziale. "È evidente, anche a occhio nudo, che i tronchi sono stati danneggiati dal filo di nylon dei decespugliatori, che ha lesionato la corteccia compromettendo i vasi linfatici delle piante", ha detto. E ha aggiunto: "Lo confermano gli agronomi a cui abbiamo chiesto un parere: basta andare a vedere".
La consigliera ha definito insoddisfacente la risposta dell’amministrazione e ha chiesto un cambio di passo. "Ci chiediamo dove sia il controllo da parte dell’amministrazione, che si professa ambientalista, ecologista, ‘green’, e poi non è in grado nemmeno di garantire una corretta manutenzione di alberi appena piantati davanti a una scuola", ha commentato. "Che messaggio diamo ai ragazzi se quei platani – simbolo di crescita e futuro – sono secchi e abbandonati a pochi mesi dalla loro messa a dimora?"
Uniti per Calci chiede maggiore attenzione in vista della sostituzione delle piante. "Non possiamo permettere che il verde pubblico venga gestito con superficialità. E lo abbiamo già denunciato da tempo", ha spiegato Sbrana. "Che l’area sia dell’INAIL o del Comune poco cambia: si tratta comunque di risorse pubbliche e di decoro urbano, soprattutto in un luogo frequentato quotidianamente da centinaia di studenti"
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