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Attualità sabato 09 marzo 2024 ore 11:30

Betti, "Gli studenti manifestavano solidarietà"

Il sindaco Betti

Il Consiglio comunale prende posizione sulle cariche della Polizia contro i manifestanti. Betti: "Messa in discussione la libertà d'espressione"



CASCINA — "Un dibattito necessario anche a Cascina". Ne è convinto il sindaco Michelangelo Betti, che dopo l'ultima seduta del Consiglio comunale, dedicato ai fatti avvenuti in via San Frediano a Pisa durante il corteo pacifista di studenti e studentesse, ha ribadito la propria posizione.

Durante la seduta, infatti, le forze politiche presenti in Consiglio hanno espresso la propria posizione sulle cariche della Polizia nei confronti dei manifestanti.

"Non possiamo non confrontarci su un evento di portata nazionale che ha coinvolto anche il nostro Comune, dato che il liceo artistico Russoli svolge la propria attività formativa a Pisa e a Cascina - ha commentato Betti - con il passare dei giorni si è sviluppata una discussione che si è allontanata sempre di più dalla realtà delle cose, arrivando a mettere in discussione la stessa libertà di espressione".

"Sono lieto che ci sia stato questo dibattito democratico e aperto - ha aggiunto - si è dato molto spazio alla libertà di espressione e come attuarla. Andando a fare una sintesi, a Pisa un gruppo di studenti, dopo mesi di bombardamenti a Gaza, aveva intenzione di manifestare la propria vicinanza: che ci sia un moto degli studenti davanti a un bollettino quotidiano crescente di vittime, anche di bambini, con bombardamenti di ospedali, mi sembra del tutto naturale e anche sano".

Al termine del Consiglio comunale, dunque, sono stati approvati, a maggioranza, due documenti politici presentati da Partito Democratico, Città delle Persone e Movimento 5 Stelle. Una mozione che richiede di introdurre anche in Italia i codici identificativi per le forze dell’ordine in servizio e un ordine del giorno che, partendo dalle considerazioni del presidente della Repubblica, ha evidenziato la necessità di difendere e riaffermare il diritto alla libera espressione.


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