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Politica sabato 01 febbraio 2025 ore 14:30
Cascina, maggioranza contro i canoni livellari

Pd, M5S e La Città delle Persone chiedono alla Regione Toscana di intervenire per superare il sistema e tutelare cittadini e Comune
CASCINA — I gruppi di maggioranza del consiglio comunale di Cascina (Partito Democratico, La Città delle Persone, Movimento 5 Stelle) si schierano a fianco del sindaco Michelangelo Betti nella battaglia contro i canoni livellari imposti dall’Azienda Usl Toscana Nord Ovest. Con un ordine del giorno, le forze politiche chiedono alla Regione Toscana di attivarsi per un intervento legislativo nazionale che ponga fine a questo istituto.
“Riteniamo che sia opportuno valutare l’annullamento della delibera dell’Azienda Usl Toscana Nord Ovest sui livelli degli ex Arcispedali di Santa Maria Nuova siti nel Comune di Cascina”, dichiarano i gruppi di maggioranza. Il documento presentato mira a coinvolgere il presidente della giunta regionale e il presidente del consiglio regionale affinché si facciano promotori di una proposta di legge in Parlamento per superare la problematica dei canoni livellari.
La questione riguarda anche centinaia di cittadini cascinesi, che si sono visti recapitare richieste di pagamento per canoni relativi a livelli mai formalmente accertati. “L’amministrazione del Comune di Cascina - spiegano i consiglieri di maggioranza - è venuta a conoscenza del procedimento di riscossione dei canoni e analoga comunicazione risulta inviata anche ad alcune centinaia di privati cittadini che sono stati individuati, dopo decenni di inerzia, quali ‘debitori livellari’”.
Secondo il documento presentato, le richieste di pagamento si basano su atti privi di documentazione probatoria. “Riteniamo che l’onere della prova gravi esclusivamente sul soggetto che si dichiara concedente e che quanto sinora approvato e/o documentato dalla Azienda USL Toscana Nord Ovest non dia fondamento probatorio delle richieste di pagamento inviate a questo ente e ai cittadini”, affermano i consiglieri.
Per questo motivo, la maggioranza chiede un intervento normativo che fornisca certezza giuridica ai soggetti coinvolti, mettendo fine a una vicenda che rischia di arrecare danni economici e burocratici a cittadini e amministrazioni. Il sindaco Betti, in linea con la posizione dei gruppi consiliari, ha già inviato una lettera alla direzione generale dell’Asl per chiedere un ripensamento sul provvedimento. La proposta presentata sarà discussa nel prossimo consiglio comunale
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