Ansia e depressione: conoscerle meglio

di Federica Giusti - venerdì 05 dicembre 2025 ore 08:00

Lo scorso mercoledì ho tenuto una conferenza all’Università del Tempo Libero, invitata dalla Presidente Elena Pardocchi, e ho parlato di ansia e depressione, riscontrando un forte interesse da parte del pubblico che ha ascoltato e fatto domande. E’ stato un pomeriggio molto arricchente per me e spero anche per chi ha partecipato.

Nella vita quotidiana capita spesso di sentire parlare di ansia e depressione, due parole ormai entrate nel linguaggio comune. A volte vengono usate quasi come sinonimi, ma in realtà si tratta di due condizioni psicologiche diverse, anche se possono presentarsi insieme o sovrapporsi.

L’ansia è una risposta naturale del corpo e della mente di fronte a una situazione percepita come minacciosa o stressante. In piccole dosi può persino essere utile: ci aiuta a prepararci, a reagire, a proteggerci dai pericoli. Pensiamo all’uomo primitivo che deve mettersi in sicurezza dal predatore: senza paura non riuscirebbe a proteggersi!

Diventa però problematica quando è eccessiva, costante o sproporzionata rispetto alle circostanze. In questi casi può manifestarsi con preoccupazioni continue e difficili da controllare; tensione muscolare, tachicardia, difficoltà a respirare; pensieri catastrofici o paura di perdere il controllo; difficoltà di concentrazione o sonno disturbato.

L’ansia è dunque caratterizzata da un’iperattivazione, come se la mente e il corpo fossero sempre “sul chi va là”. Riprendendo la similitudine con l’uomo primitivo, immaginiamo di vederlo scappare urlando senza che nessuno lo stia davvero inseguendo.

La depressione, invece, è una condizione in cui prevale una riduzione dell’energia e dell’interesse verso ciò che prima dava piacere. Non si tratta semplicemente di essere tristi. La depressione coinvolge il tono dell’umore, il pensiero e il comportamento, rendendo difficile anche svolgere le attività quotidiane.

I sintomi più comuni sono tristezza persistente o senso di vuoto; perdita di interesse o piacere per le attività abituali; stanchezza, apatia, difficoltà a concentrarsi; sensi di colpa, bassa autostima, pensieri negativi su di sé o sul futuro; alterazioni del sonno e dell’appetito. La depressione, quindi, si manifesta con una riduzione dell’attivazione psicofisica, al contrario dell’ansia.

Non sempre è facile distinguerle, perché spesso ansia e depressione coesistono. Una persona depressa può sentirsi anche ansiosa, e chi soffre di ansia cronica può sviluppare nel tempo sintomi depressivi. In questi casi, un supporto psicologico o psicoterapeutico aiuta a capire le origini del malessere e a trovare strategie efficaci per affrontarlo.

Ma allora come si può fare?

Innanzitutto dobbiamo parlarne con qualcuno. Condividere ciò che si prova è fondamentale. Parlare con una persona di fiducia o con un professionista della salute mentale (psicologo o psicoterapeuta) aiuta a dare un nome alle emozioni e a trovare nuovi punti di vista.

E’ poi importante avere cura di sé e attivare le routine. Anche piccole abitudini quotidiane possono avere un impatto significativo come dormire a orari regolari, fare attività fisica leggera, seguire un’alimentazione equilibrata, dedicarsi ad attività piacevoli o rilassanti.

E poi ci sono delle vere e proprie tecniche di gestione dell’ansia. La respirazione profonda o mindfulness per calmare il corpo e la mente, ma anche la scrittura emotiva per mettere su carta pensieri e paure. Altra cosa importante è limitare l’uso dei social e delle notizie, che spesso amplificano l’ansiaSe senti che ansia o depressione stanno influenzando in modo significativo la tua vita, non esitare a chiedere aiuto professionale. La psicoterapia è uno spazio sicuro per comprendere, elaborare e ritrovare equilibrio.

Federica Giusti