Natale 2020…un Natale che ricorderemo
di Federica Giusti - venerdì 25 dicembre 2020 ore 12:00
Natale e benessere psicologico non sempre vanno di pari passo. All’Università ci dicevano sempre: “E poi arriveranno le festività natalizie e, con loro, nuove difficoltà per i vostri pazienti”. Alla scuola di specializzazione, di nuovo, il mese di dicembre veniva presentato a noi apprendisti psicoterapeuti come uno dei mesi più complessi, professionalmente parlando.
Ormai sono molti anni che faccio questo lavoro, sono passati numerosi dicembre sul calendario, ma questo mese, quest’anno, sicuramente è più intenso del solito.
Se nella prima fase della pandemia era forte l’angoscia nei confronti di qualcosa che non conoscevamo per niente e del quale non riuscivamo a comprendere le implicazioni, la seconda ondata, come già ho detto in un altro articolo, ci ha trovati incerti e stanchi.
L’estate è stata, dal punto di vista psicologico, una sorta di spartiacque che ha permesso di riprendere fiato e ripartire a settembre. Ma è stata una ripartenza apparente. In realtà, infatti, c’è chi non ha affatto staccato, perché sempre animato dalla preoccupazione e, dall’altra parte, c’è chi si sentiva abbastanza sicuro ed è ripiombato, con settembre-ottobre, nel baratro. In ogni caso, adesso, siamo tutti più affaticati, un po' più arrabbiati, ancora più insicuri e molto molto provati da tutta questa situazione.
Le notizie rimbalzano da una parte all’altra del globo terrestre, proprio adesso che sono iniziati i primi vaccini, arrivano effetti collaterali e nuove varianti del virus, e la luce in fondo al tunnel sembra ancora più lontana.
Ma allora cosa possiamo fare? Siamo destinati a stare male? No, assolutamente! Anzi! Non abbiamo il potere di cambiare la situazione, ma abbiamo la capacità di cambiare il modo in cui noi affrontiamo tutto questo.
Ed allora non ci rimane che rimboccarci le maniche, facendo delle rinunce, è strettamente necessario, ma anche ritagliandoci uno spazio più intimo, fatto di meno persone, sicuramente, ma non per questo meno speciale. Prenderci cura di noi, curare il nostro aspetto, occuparci del pranzo e delle decorazioni della casa e della tavola, sono sicuramente azioni che ci mettono nello spirito giusto per vivere queste giornate di festa. E poi abbiamo la tecnologia dalla nostra. Organizziamo pranzi e cene allargandoli ad amici e perenti in videochiamata, oppure tombolate giocate a distanza, o, ancora, aperitivi e lunghe chiacchierate. Tutto ciò che ci faccia sentire attivi socialmente, senza allontanarci dalle prescrizioni del Dpcm.
Se le nostre città sono vestite a festa e noi non possiamo vederle e trascorrere lì il nostro tempo libero, non significa necessariamente che non si possa coglierne la positività. La mia città, Pontedera, quest’anno si è superata! E’ scintillante ed accogliente come non mai. E quelle luci mi scaldano comunque il cuore, illuminano le mie giornate che sono state grigie anche dal punto di vista meteorologico.
Saranno feste diverse dal solito. Le ricorderemo a lungo. Ma non è detto che non si possa imprimere nella nostra memoria anche qualche evento positivi e divertente. Ci vorrà un po' più di impegno rispetto al passato. Me possiamo provarci. Io vi auguro di trascorrere dei giorni di pace e tranquillità, dando un po' di spazio anche alla malinconia e alla tristezza, se ne sentite le necessità. Visto che siamo costretti all’isolamento, dedichiamoci maggiormente a noi stessi, all’ascolto delle nostre emozioni e dei nostri desideri. Non ci farà sicuramente male!
Buone Feste e Buon Natale a tutti voi!
Federica Giusti