Effetti del Covid sulla nostra vita
di Federica Giusti - venerdì 26 febbraio 2021 ore 07:30
Eccoci di nuovo in arancione da una settimana e già quello che mi sento più spesso ripetere è: “Non ce la faccio più!”
Ormai è un anno che siamo alle prese con questa pandemia e le risorse emotive iniziano davvero a scarseggiare…
Gli effetti psicologici del Covid sono davvero molti, oggi mi concentro su due di quelli che più spesso mi vengono riferiti in terapia: la scarsa motivazione e la stanchezza.
Le nuove restrizioni ci impongono di limitare la nostra quotidianità al lavoro e a quelle attività di prima necessità. Il tempo libero, lo svago, non sono contemplati. Un po' di attività fisica intorno casa è consentita, ma poi è arrivata prima la pioggia, poi il vento, poi il freddo di Burian, e anche le uscite sono davvero state esigue.
Se a marzo 2020 le idee erano molte, dalla cura del corpo alla cucina, passando per il fai da te, adesso la motivazione, la voglia di mettersi in gioco e di fare scarseggia sempre di più.
A lavoro spesso siamo meno brillanti, fatichiamo maggiormente, e poi a casa seguiamo soltanto le routine, e ci pesano come macigni. Cucinare, rassettare, pulire, stendere i panni ma anche guardare la tv sono tutte attività che ci sono venute a noia.
Siamo stanchi di vedere i nostri amici ed i nostri familiari attraverso lo schermo del cellulare o di vederli a piccole dosi. Certo, sempre meglio di niente, ma è davvero complicato gestire e mantenere le relazioni a distanza per così tanto tempo. Alla fine siamo animali sociali e non siamo abituati per definizione a stare lontani dai nostri simili!
Ma ovviamente siamo anche animali razionali, in grado di capire che il distanziamento, la mascherina, il gel e il rispetto delle norme sono fondamentali per poter sconfiggere o, quantomeno, arginare questa pandemia.
Comprendere la necessità non significa, però, automaticamente, non soffrire emotivamente per le sue conseguenze.
Oltre alla scarsa motivazione e alla poca voglia di fare, la stanchezza sta regnando sovrana nelle nostre vite.
E non si tratta solo di fatica fisica, ma, soprattutto, di fatica mentale. Abbiamo poca pazienza, spesso ci sentiamo emotivamente fragili, temiamo di scoppiare a piangere da un momento all’altro. Un profondo senso di angoscia ci segue come fosse la nostra ombra e, ahimè, abbiamo sbalzi d’umore repentini che portano anche ad attacchi di rabbia, rendendoci spesso irritabili.
Dietro a questa stanchezza, in realtà, si nasconde il nostro senso di insoddisfazione, dovuta a questo continuo stato di tensione che, molte volte, incide negativamente anche sulla qualità del nostro sonno.
La soluzione semplice sarebbe riprendere la nostra quotidianità come se la pandemia non esistesse. Ma non lo si può assolutamente fare! Per cui dobbiamo ancora attingere alle nostre provate risorse, rimboccarci le maniche ed andare avanti, impegnandoci a mantenere alta l’attenzione e sperando che la situazione, anche grazie ai vaccini, possa presto migliorare.
Non sarà facile, non sappiamo nemmeno come e quando ne usciremo, ma arriverà quel momento! Nel frattempo imparate ad ascoltarvi e non mettete da parte i vostri vissuti. E lo so che lo dico sempre, ma repetita iuvant, se avete necessità, non esitate a chiedere aiuto ad un professionista. La situazione è critica per tutti quanti, non sentitevi soli!
Federica Giusti