La famiglia
di Federica Giusti - venerdì 05 maggio 2023 ore 08:30
“Ohana significa famiglia e famiglia vuol dire che nessuno viene abbandonato o dimenticato”. Così cita il cartone Lilo e Stitch.
E io prendo in prestito perché secondo me non lo si poteva dire meglio.
Le famiglie possono essere un gran caos, luoghi speciali in cui alimentare incomprensioni, dispiaceri, malumori, sofferenze. E da terapeuta familiare so bene che possono essere anche questo.
Ma non solo. Le famiglie possono essere anche porti sicuri in cui rifugiarsi quando fuori esplode la tempesta.
Possono essere luoghi in cui trovare conforto e protezione, aiuto e sostegno per muovere i passi nelle pieghe incerte che ogni tanto prende la nostra esistenza.
Oggi e di questo ultimo tipo di famiglia che voglio parlare.
E con famiglia non intendo necessariamente “quella di sangue”, ma quel gruppo di persone che scegliamo di avere vicino in momenti particolari della nostra vita, a prescindere se abbiamo legami di parentela o meno.
Le famiglie così intese, a mio avviso, hanno un super potere: riescono a trasformare momenti bui in risate, abbracci, lacrime, parole, cura e gentilezza. Insomma le famiglie possono trasformare il dolore in risorsa, non facendoci sprofondare nella profondità della malinconia.
Ma ovviamente le famiglie sono anche luoghi in cui condividere esperienze belle, successi, obiettivi raggiunti.
Per ognuno di noi la famiglia è il primo luogo in cui si sperimenta il contatto con la società, proprio perché è il primo gruppo sociale con cui il bambino interagisce. Anche da adulti, anche nell’accezione in cui non c’è legame di parentela, la famiglia è quel gruppo di persone con le quali interagiamo al livello sociale. Ed e’ per questo che i suoi personaggi sono elementi fondamentali per noi e per le nostre vite.
La famiglia ci permette di resistere agli urti della vita, anche se non ce lo diciamo, anche se non lo verbalizziamo.
In fin dei conti “Non c’è niente che ti rende più folle del vivere in una famiglia. O più felice. O più esasperato. O più… sicuro”, diceva Jim Butcher.
Federica Giusti