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Cronaca mercoledì 28 maggio 2014 ore 18:00
Coldiretti apre l’Osservatorio sulla criminalità

Il Progetto, presentato alle autorità, rispecchia la volontà del 65 per cento dei pisani, ma avrà bisogno anche del sostegno della Camera di commercio
PISA — Coldiretti ha aperto un Osservatorio sulla criminalità nell’agricoltura e nel sistema agroalimentare con l’obiettivo di contrastare l’illegalità nel settore.
A guidare il Comitato Scientifico è Giancarlo Caselli.
Coldiretti ha presentato il progetto proprio in questi giorni a prefetto, questore, procuratore capo della repubblica, presidente del tribunale di Pisa e comandante provinciale dell’arma dei carabinieri.
“Con questa Fondazione e con l’Osservatorio – spiega Fabrizio Filippi, presidente provinciale Coldiretti - ci vogliamo fare carico dell’indignazione del 65 per cento dei pisani che non sopporta che la criminalità organizzata danneggi l'immagine del nostro paese e che si sente offeso perché ritiene che la gran arte dei cittadini non ha niente a che fare con i criminali. Tuttavia c’è anche una minoranza del 12 per cento che è rassegnata e lo considera normale, visto che l'abbiamo esportata in tutto il mondo, e un 19 per cento che pensa addirittura che faccia parte dell'immaginario collettivo anche grazie a film come Il padrino, La piovra e altri”.
L’Osservatorio intende creare un complesso di controlli che assicuri l’informazione ai consumatori, contrastando le contraffazioni alimentari e le infiltrazioni illegali nel settore agroalimentare. il giro di affari delle agromafie varrebbe oltre 14 miliardi di euro con un aumento record del 12 per cento rispetto a due anni fa, un trend alimentato dalla fase recessiva del paese e dalla crisi.
Coldiretti chiederà anche alla Camera di Commercio di Pisa di sostenere il progetto e le sue attività: “L’Osservatorio – conclude Aniello Ascolese, direttore provinciale Coldiretti – è pronto a mettere a disposizione le proprie conoscenze scientifiche e tecniche attraverso la pubblicazione, per via telematica, di riviste dal carattere giuridico e sociale, l’organizzazione di convegni, la promozione e il finanziamento di ricerche in campo universitario e con la collaborazione di altri enti pubblici e privati”.
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