Questo sito contribuisce alla audience di 
QUI quotidiano online.  
Percorso semplificato Aggiornato alle 18:00 METEO:PISA15°  QuiNews.net
Qui News pisa, Cronaca, Sport, Notizie Locali pisa
venerdì 19 aprile 2024
Tutti i titoli:
corriere tv
Cosa ha detto Bonelli su Salis prima di ufficializzare la candidatura

Attualità giovedì 29 settembre 2016 ore 12:31

Cardiologia, nuova scoperta pisana

Sconfitta la fame d’aria negli infartuati che assumono antiaggregante per evitare recidive: cambiando principio attivo si interrompono le apnee



PISA — “Fame d’aria”, “mancanza di respiro” sono lamentati spesso dai pazienti che assumono “ticagrelor”, farmaco antiaggregante il cui utilizzo è diffuso dopo l’infarto miocardico acuto per evitare che si presenti di nuovo. Questi effetti collaterali, così fastidiosi da poter provocare la sospensione della terapia, non sono collegati alla malattia cardiaca di base e la loro causa finora era sconosciuta. Adesso ne sono state individuate le ragioni e si intravedono già nuovesoluzioni terapeutiche, grazie alla scoperta dei docenti e dei ricercatori dell’Istituto di Scienze della Vita della Scuola Superiore Sant’Anna e della Fondazione Toscana “Gabriele Monasterio”, entrambe a Pisa.

La scoperta di Alberto Giannoni, cardiologo della “Gabriele Monasterio”, Michele Emdin, Claudio Passino, professori associati in malattie dell’apparato cardiovascolare al Sant’Anna, è stata ora pubblicata sulla più prestigiosa rivista medica, il “New England Journal of Medicine”.

I pazienti che assumono un farmaco antiaggregante usato di norma dopo aver subìto un infarto miocardico acuto, il “ticagrelor”, incorrono spesso (nel 15 per cento dei casi circa) in effetti collaterali che descrivono come “fame d’aria” o “mancanza di respiro”. Le cause non erano mai state individuate, ma di certo – secondo la letteratura - non erano collegati alla malattia cardiaca di base. Gli autori italiani della pubblicazione sul “New England Journal of Medicine” hanno ora dimostrato che questo effetto collaterale è provocato dalla comparsa di apnee prolungate, sino a trenta secondi consecutivi. Il sintomo è causa di frequente interruzione del trattamento, con il rischio di recidiva di infarto e gli studi precedenti avevano soltanto generato ipotesi, senza arrivare a individuarne con certezza la causa.

Secondo i ricercatori italiani, il “ticagrelor” causa apnee verosimilmente aumentando la sensibilità dei sensori centrali dell’anidride carbonica (i cosiddetti “chemocettori”) disciolta nel sangue, interrompendo così la regolarità del respiro governata dalle strutture nervose del tronco cerebrale. In seguito alla sostituzione del farmaco con un antiaggregante alternativo gli autori dello studio hanno inoltre evidenziato la reversibilità dell’effetto, con scomparsa del sintomo e delle apnee.

“Il dato pone le basi per ulteriori studi – spiegano Alberto Giannoni, Michele Emdin, Claudio Passino - che potrebbero portare alla comprensione dei meccanismi dell’alterata regolazione della ventilazione o all’identificazione di terapie specifiche per modulare la ventilazione con una ricaduta molto ampia in ambito clinico. La nostra osservazione, assolutamente originale, nasce dalla consuetudine all’osservazione clinica e alla ricerca in ambito fisiopatologico, che rappresentano la base portante della collaborazione tra l’Istituto di Scienze della Vita della Scuola Superiore Sant’Anna e la cardiologia della Fondazione Toscana Monasterio”.


Se vuoi leggere le notizie principali della Toscana iscriviti alla Newsletter QUInews - ToscanaMedia. Arriva gratis tutti i giorni alle 20:00 direttamente nella tua casella di posta.
Basta cliccare QUI

Tag
Iscriviti alla newsletter QUInews ToscanaMedia ed ogni sera riceverai gratis le notizie principali del giorno
L'articolo di ieri più letto
I Carabinieri hanno denunciato il 18enne dopo averlo beccato in possesso di 72 grammi di hashish e una bilancia elettronica di precisione
Offerte lavoro Toscana Programmazione Cinema Farmacie di turno

Qui Blog di Alberto Arturo Vergani

QUI Condoglianze



Ultimi articoli Vedi tutti

Attualità

Politica

Cronaca

Cultura