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Attualità giovedì 17 aprile 2025 ore 08:00
“Il tramonto delle mutilazioni”, una battaglia di civiltà

Il libro dell'avvocata e attivista Nura Musse Ali lancia un messaggio per diffondere consapevolezza sul dramma delle mutilazioni genitali femminili
FIRENZE — Una battaglia di civiltà, un veicolo per diffondere consapevolezza sul dramma delle mutilazioni genitali femminili, sia tra le persone direttamente toccate dal fenomeno, sia tra coloro che, a qualunque titolo, potrebbe entrare in contatto con loro o partecipare alla lotta contro questa pratica, tuttora eseguita in diversi Paesi dell’Africa e in alcuni dell’Asia e del Medio Oriente.
Questo l'obiettivo del libro “Il tramonto delle mutilazioni Le leggi necessarie per una battaglia di civiltà scritto da Nura Musse Ali, avvocata, attivista e coordinatrice del Centro regionale di riferimento per mutilazioni genitali femminili e per la chirurgia dell’apparato genitale dell'Azienda ospedaliero universitaria Toscana. Nata a Mogadiscio, in Somalia, nel 1986, si è trasferita in Italia nel 1999. A Pisa ha coltivato i suoi studi e si è laureata in giurisprudenza. Nel 2017 ha conseguito il diploma della Scuola di specializzazione per le professioni legali.
Il libro è stato presentato ieri, mercoledì 16 Aprile, a palazzo del Pegaso a Firenze alla presenza del presidente del Consiglio regionale della Toscana, Antonio Mazzeo, il presidente della commissione “Sanità e politiche sociali” Enrico Sostegni, il consigliere regionale Vincenzo Ceccarelli e l'assessora regionale al Sociale Serena Spinelli.
“Ho scritto questo libro sulla spinta della risoluzione 117/2021 del Consiglio regionale - ha spiegato l'autrice - che incaricava la Commissione regionale pari opportunità, di cui sono componente, di fare un’indagine sugli aspetti socio sanitari e sulle norme penali in materia. In quanto vittima di mutilazione genitale femminile e di formazione giuridica ho sentito questa esigenza naturale, mi sono sentita legittimata e in dovere di fare un approfondimento che potesse aiutare chi viene dopo dopo di noi. Ho quindi analizzato gli aspetti normativi e sanitari di questa pratica; la Toscana è stata la prima a dare una risposta importante, con la chirurgia plastica, ed è per me un onore essere qui a testimoniare questa verità, che coinvolge più persone di quante possiamo immaginare”.
Un messaggio importante, ben riassunto nella dedica del volume: “A tutte le bambine, ragazze e donne mutilate, presenti e future nel mondo. A tutte e a tutti i membri dell’XI legislatura della Regione Toscana, che hanno cooperato, con il cuore e con convinzione, nella nostra causa. A me stessa”.
Il presidente del Consiglio regionale Antornio Mazzeo ha ringraziato l’autrice per il suo “lavoro, importante, continuo e significativo, stimolo per tutti noi a impegnarci in una battaglia di civiltà. Essere al tuo fianco è fondamentale – ha sottolineato Mazzeo, rivolgendosi a Nura – ricordo che con una risoluzione del 2021 l’Assemblea regionale toscana ha invitato la Commissione regionale Pari opportunità a delineare una strategia di azione, ed oggi siamo orgogliosi di poter presentare il frutto del tuo lavoro, guardando alla centralità delle donne e delle bambine vittime di questa violenza, noi diciamo a gran voce che chi ha vissuto questa pratica deve sentirsi libera, è compito delle istituzioni far sentire una voce forte e decisa”.
“Nella nostra regione abbiamo affrontato questo importante tema a 360 gradi – ha affermato Sostegni – e dal confronto e dal dibattito politico abbiamo dato vita ad una rete di competenze mediche e legali, che hanno portato al primo centro regionale di riferimento per le mutilazioni genitali femminili e per la chirurgia dell’apparato genitale a Pisa”.
“Il nostro vuole essere un atto di denuncia di una delle violenze più aberranti che il genere femminile possa subire – ha detto Ceccarelli – insieme dobbiamo riuscire a debellare un fenomeno che non ha ragione di essere; in Toscana il centro inaugurato a Pisa può fare la differenza”.
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