Attualità martedì 23 dicembre 2025 ore 08:30
A Maria Chiara Carrozza "L'Asino che Raglia"

Un premio, un’idea e una proposta, l'ex ministro premiato lancia un possibile Manifesto per regolamentare l’Intelligenza Artificiale
PISA — Un auditorium Toniolo gremito ha fatto da cornice alla consegna del premio “L’asino che raglia” 2025, assegnato quest’anno a Maria Chiara Carrozza. Una giornata che è andata ben oltre la cerimonia, trasformandosi in un momento di confronto capace di aprire una riflessione pubblica sull’uso consapevole dell’intelligenza artificiale.
Scienziata, ex ministra, già rettrice del Sant’Anna e oggi presidente del CNR, Carrozza ha ricevuto il riconoscimento per un percorso segnato da rigore, passione e visione. "Con il suo lavoro scientifico e di indirizzo influenza il pensiero e la ricerca a livello sia europeo che globale", è stata descritta così dagli organizzatori del premio. L’iniziativa, giunta alla 17ª edizione, nasce da un’idea di Franco Luigi Falorni ed è promossa dall’associazione Amici della Fondazione Maffi.
Presenti in sala anche Andrea Maestrelli per la Primaziale, i rettori Riccardo Zucchi e Nicola Vitiello, Antonietta Scognamiglio della Provincia, Antonio Mazzeo per il Consiglio regionale e Stefano Del Corso per la Fondazione Pisa.
Durante la tavola rotonda dal titolo “Intelligenza artificiale e intelligenza umana: … amici!?”, Carrozza ha lanciato una proposta, "Pisa è il luogo giusto per creare un Manifesto sull’Intelligenza Artificiale. Una riflessione condivisa che metta al centro le abilità cognitive dei bambini e il modo in cui il contesto digitale sta cambiando i processi di apprendimento".
Secondo Carrozza, "è fondamentale imparare ad usare l’intelligenza artificiale in modo responsabile, perché i sistemi predittivi generati dall’analisi dei dati non sono necessariamente la realtà, ma possono certamente indirizzarla". Ha poi sottolineato l’importanza di costruire un ambiente europeo di sviluppo per l’IA, indipendente da logiche monopolistiche, "Serve più consapevolezza su quanto strumenti come quelli open source di Google stiano influenzando i nostri modi di pensare".
Un’idea subito raccolta dall’arcivescovo Saverio Cannistrà, che ha definito la proposta "convincente e stimolante", apprezzando lo stile tutto pisano di trattare temi complessi con ironia e leggerezza. Sul palco anche i clown dottori della cooperativa “Chez nous, … le cirque” di Pontedera, testimoni della forza del contatto umano. La serata è stata arricchita da un sonetto di Lorenzo Gremigni e si è chiusa con la donazione in favore di Gaza da parte degli Amici della Maffi. A condurre la diretta di TeleGranducato è stato Antonello Riccelli.
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