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Lavoro martedì 28 giugno 2022 ore 15:15

Addetti Geofor in sciopero, ecco perché

Il presidio dei lavoratori Geofor in sciopero sotto la sede di Retiambiente

L'astensione dal lavoro per l'intera giornata odierna riguarda gli addetti alla raccolta dei rifiuti, su iniziativa di Usb e Cobas



PISA — Giornata di disagi per la raccolta dei rifiuti nel territorio pisano, per lo sciopero indetto dai sindacati Usb e Cobas che ha coinvolto dipendenti Geofor. I due sindacati, spiegando le motivazioni alla base dello sciopero, hanno parlato di "richieste da lungo tempo avanzate e alle quali ancora non è stata data una adeguata risposta" e questa mattina hanno dato vita ad un presidio in piazza Vittorio Emanuele II, sotto la sede di Retiambiente. Presenti anche esponenti di Potere al Popolo e Cambiare Rotta Pisa.

In particolare, i sindacati chiedono:

- di dotare tutte le utenze di contenitori adeguati in primis le utenze non domestiche delle zone industriale. Basta con la raccolta a mano!

- un secondo operatore su tutti i giri di raccolta;

- di equiparare i giri di raccolta e i carichi di lavoro;

- che i lavoratori siano impiegati in base al livello di inquadramento contrattuale. Basta demansionamento;

- l’indennità di front office per i gli operatori telefonici del numero verde;

- l’assunzione immediata di un numero sufficiente di lavoratori;

- la soluzione ai problemi di raccolta e spazzamento in piazza delle Vettovaglie;

- l'ammodernamento delle attrezzature e dei mezzi di raccolta;

- votazioni per l'elezione delle rappresentanze sindacali sospese da ormai due anni.

- un intervento incisivo di Reteambiente su comportanti e richieste di alcune amministrazioni comunali che rendono complicate le attività di azienda e lavoratori.

Sostegno e solidarietà ai lavoratori Geofor in sciopero è arrivato da Una città in Comune e Partito della rifondazione comunista. "Da sempre - hanno commentato - riteniamo che sia necessario abbandonare le logiche del mega ATO e pensare, invece, per la gestione di questo servizio ad ambiti territoriali omogenei in cui le comunità si riapproprino della programmazione che deve tenere insieme l’intero ciclo dei rifiuti con l’obiettivo dei rifiuti zero, con una raccolta differenziata sempre più estesa ed efficace e una progressiva chiusura degli inceneritori".

"Gli obiettivi da tenere insieme sono - hanno puntualizzato da Una città in Comune e Prc -: rispetto ambientale, livelli occupazionali e salariali adeguati, pari trattamento in termini contrattuali, economici e di carichi di lavoro per il personale degli appalti, e riduzione delle tariffe per i cittadini le cittadine avendo come obiettivo la tariffazione puntuale, a fronte invece degli aumenti spropositati e assolutamente non trasparenti degli ultimi anni. Vi è inoltre l'ipocrita e strumentale attenzione dedicata all'aumento dei costi del personale, dovuto alle giuste e dovute stabilizzazioni degli appalti scaduti (AVR e ATI), mentre ci sono altre uscite assolutamente infondate e insensate. Ci riferiamo alla questione degli aumenti dei compensi da parte del Cda di Retiambiente, come emerso grazie ad una nostra interpellanza nell’ultimo consiglio comunale".


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