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Attualità venerdì 11 gennaio 2019 ore 08:30

Al Comune la proprietà di Palazzo Mosca

Al Comune la proprietà di Palazzo Mosca. Ceduti allo Stato due immobili in San Francesco. Siddisfatta la vicesindaca Bonsangue



PISA — Il Palazzo Mosca in Lungarno Gambacorti, attualmente sede degli uffici comunali, sarà definitivamente di proprietà comunale in seguito ad un accordo con l’agenzia del Demanio. Nei prossimi giorni, infatti, verrà siglato il contratto di permuta immobiliare tra lo Stato e il Comune di Pisa, dopo che il Consiglio Comunale il 4 dicembre scorso ha dato il via libera all’operazione.

Per garantire la permuta tra cespiti di pari valore, saranno ceduti allo Stato l’immobile che ospita l’attuale caserma dei Carabinieri di via Guido da Pisa e l’immobile attualmente sede dell’avvocatura del Comune di Pisa, in via Della Scuola, entrambi nel quartiere di San Francesco. Con questa operazione il Comune cesserà il pagamento del canone annuale di locazione di palazzo Mosca che ammontava a 220mila euro e vengono definitivamente risolte alcune questioni che avevano visto l’apertura di un contenzioso negli anni scorsi proprio con l’agenzia del Demanio.

«Giunge a compimento un iter lungo che finalmente assegna al Comune di Pisa la proprietà di un palazzo di grande pregio storico architettonico della città - dichiara il vicesindaco con delega al patrimonio, Raffaella Bonsangue -. Voglio ringraziare gli uffici che in questi mesi hanno portato in fondo questa complessa trattativa con l’agenzia del Demanio, riuscendo ad assicurare un’operazione che evitasse conguagli in denaro».

Notizie su Palazzo Mosca si ritrovano già in documenti storici del XIV secolo. Nel 1302 Mosca di Ventura, mercante e banchiere trasferitosi da S. Gimignano, commissiona una lussuosa dimora, realizzata accorpando e ristrutturando alcuni caseggiati più antichi. I discendenti cercarono poi di annettere le case limitrofe, sia nel versante sul Lungarno che in quello sulla attuale via Toselli. Nel Seicento il palazzo acquisì le dimensioni e l’aspetto attuali, con l’inserimento di tre ordini di finestre in arenaria sulle due facciate principali. L’Amministrazione Comunale utilizza gran parte dell’immobile già dal 1965.


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