Attualità martedì 01 ottobre 2024 ore 11:00
Al Don Bosco 90 detenuti oltre la capienza
Ieri la visita nel carcere organizzata dalla Camera Penale. Presente anche il presidente del Consiglio regionale Antonio Mazzeo
PISA — 287 detenuti a fronte di una capienza di 197. E' il quadro che emerge dal carcere di Pisa, che ieri è stato oggetto di una visita da parte di una delegazione guidata dalla presidente della Camera Penale di Pisa Serena Caputo e dalla referente locale dell’Osservatorio Carcere per la Camera Penale di Pisa, Chiara Benedetti, insieme al presidente del Consiglio Regionale Antonio Mazzeo. Presenti anche Laura Antonelli, già presidente della Camera Penale di Pisa e attuale membro della giunta Ucpi. Con lei i giovani avvocati iscritti all’associazione e Valentina Abu Awad, garante delle persone private della libertà personale per il Comune di Pisa.
“Compito delle istituzioni è dare voce a chi ha ne ha meno e cercare di garantire i diritti minimi a tutti – afferma Mazzeo –. Ogni donna e ogni uomo detenuti in carcere devono avere dignità e diritti e trovarvi le condizioni per tornare a credere nello Stato. Come Regione Toscana abbiamo investito molto in formazione, che è fondamentale, finanziando diversi corsi professionali per estetista, pizzaiolo, parrucchiere, che i detenuti hanno apprezzato, ma ci rendiamo conto che gli spazi devono essere migliorati”.
Se il settore femminile è stato oggetto di ristrutturazione, nella sezione maschile, osserva il presidente del Consiglio regionale "La situazione è più complessa anche a causa del forte sovraffollamento".
"Molto critica, in particolare, la zona della semilibertà su cui ho chiesto al direttore di lavorare: i detenuti - prosegue Mazzeo- vivono in una condizione inaccettabile, non dignitosa. Il direttore mi ha assicurato che c’è già una richiesta fatta in tal senso al Ministero”. Da qui l’appello di Mazzeo allo stesso Ministero: “La civiltà di un paese si misura dalle condizioni di vita nelle proprie carceri. Costruire uno spazio di vita migliore - conclude il presidente del Consiglio Regionale - è il modo per costruire cittadini che possano, un domani, reinserirsi nel tessuto sociale. Questi non sono costi, ma investimenti in dignità".
La visita, organizzata dalla Camera Penale di Pisa nell’ambito del progetto “Ristretti in agosto”, promosso dall’osservatorio Carcere dell’Unione Camere Penali Italiana, è stata posticipata a Settembre per creare anche un'occasione di un incontro con il nuovo direttore del carcere di Pisa, Tazio Bianchi.
La casa circondariale, ha ricordato la presidente della Camera Penale di Pisa Serena Caputo,"Ospita 287 detenuti, a fronte di una capienza regolamentare di 197 posti. Di questi 27 sono donne e i restanti uomini, divisi tra regime penitenziario e di semilibertà". Il quadro che emerge è quello di una situazione difficile. "Il direttore sta facendo un grande sforzo, con le poche risorse concesse dal Ministero, per andare incontro alle esigenze basilari dello stato di detenzione - osserva Caputo- Questa estate, grazie all’aiuto del Garante, sono stati acquistati ventilatori, è stata imbiancata una parte dell’istituto, sono stati comprati nuovi sifoni per le docce. Ci sono corsi di formazione professionale per i detenuti affinché possano riprendere in mano la propria vita e dedicarsi ad un’attività che li accompagni fuori dal carcere. Tuttavia sono forti le criticità, in particolare quelle nella sezione della semilibertà".
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