Attualità martedì 13 maggio 2025 ore 09:30
Alla Gipsoteca la mostra “I sigilli di Al Tikha"

Scoperte archeologiche in Oman delle Università di Pisa e Sultan Qaboos. Dal 2021, l’Università di Pisa è impegnata, in un’importante missione
PISA — Martedì 13 maggio alle ore 17, presso ala GiArA - Gipsoteca di Arte Antica e Antiquarium dell’Università di Pisa, sarà inaugurata la mostra “I sigilli di Al Tikha. Scoperte archeologiche in Oman delle Università di Pisa e Sultan Qaboos”, visitabile fino al 19 luglio 2025.
L’esposizione, curata da Chiara Tarantino, Emanuele Taccola e Sara Pizzimenti, nasce dalla collaborazione tra le Università di Pisa e Sultan Qaboos, con il supporto dei laboratori MARSIA e LaDiRe del Dipartimento di Civiltà e forme del sapere. Hanno inoltre contribuito GiArA, il Polo multimediale Cidic, l’Unità progetti web, social network e promozione dell’Ateneo, e la Redazione web del Dipartimento. La mostra è patrocinata dal Ministry of Heritage and Tourism of Oman, dalla Sultan Qaboos University, dal Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale e dal Comune di Pisa.
Dal 2021, l’Università di Pisa è impegnata, insieme alla Sultan Qaboos University, in un’importante missione archeologica ad Al Tikha, nella regione di Rustaq (Governatorato di Al Batinah, Oman). Le ricerche, supervisionate dal Ministry of Heritage and Tourism of Oman, hanno portato alla luce un esteso insediamento del periodo Umm an Nar (ca. 2700–2000 a.C.) con aree urbane, produttive e una necropoli, oltre a tracce significative dell’età del Ferro.
La mostra espone ceramiche locali e importate, caratteristici vasi in pietra (softstone vessels), perline, sigilli c e dell’età del ferro (I mill. a.C.). Al Tikha occupa una terrazza alluvionale lungo i fiumi stagionali Wadi Fara' e Wadi al-Ghashab. Nella parte meridionale del sito sorge l’abitato, dove sono stati indagati un edificio amministrativo e uno rituale. A nord, le ricerche hanno identificato un’area di lavorazione del rame e due torri.
Il sito continua a vivere durante l’età del Ferro, come testimoniano i resti di una struttura ellittica e il riutilizzo di una tomba Umm an Nar. Nei secoli, l’area ha conosciuto molte trasformazioni, a partire dallo sviluppo di un cimitero islamico con migliaia di tombe, che caratterizza ancora oggi il paesaggio di Al Tikha.
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