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Attualità venerdì 22 luglio 2022 ore 18:23

Aoup premiata per la ricerca sul cancro

Il progetto Anemone, che indaga sul mesotelioma pleurico, è tra i vincitori di una call transnazionale. La Regione Toscana è cofinanziatrice



PISA — L'azienda ospedaliero universitaria pisana è stata premiata per la ricerca sul cancro in qualità di partner del progetto Anemone, che indaga sul mesotelioma pleurico.

Il progetto è infatti risultato tra i 20 vincitori della call transnazionale 2021 "Next generation cancer immunotherapy: targeting the tumor microenvironment", lanciata nell'ambito del progetto Transcan-3, di cui la Regione Toscana è cofinanziatrice.

"A sostegno di questa iniziativa - si legge in una nota della Regione- la Toscana ha investito, infatti, 300.000 euro, con lo scopo di incentivare la realizzazione di progetti scientifici eccellenti sul tema della ricerca oncologica. I fondi sono destinati alle aziende e agli enti del servizio sanitario regionale e a enti di ricerca toscani, appartenenti a partenariati internazionali, partecipanti alla call".

“E’ un importante risultato che testimonia l’eccellenza della ricerca sul cancro in Toscana, che vanta anche una lunga tradizione di significative attività di screening e prevenzione oncologica - commenta l’assessore al diritto alla salute Simone Bezzini -. Mi congratulo con le ricercatrici e i ricercatori dell’Azienda ospedaliero-universitaria pisana per il prestigioso riconoscimento, che rende onore all’intero sistema sanitario regionale e che colloca la Toscana tra le realtà europee più all’avanguardia nell’ambito della ricerca e dell’innovazione”.

Finanziato con 1,2 milioni di euro, il progetto Anemone indaga sul mesotelioma pleurico. "Il più importante fattore di rischio è l’esposizione ad asbesto che porta a una risposta immunitaria prolungata, rendendo il mesotelioma pleurico un candidato per approcci immunoterapici. E’ stato dimostrato - si legge in una nota della Regione- che alcuni interruttori molecolari (checkpoint immunitari) che regolano la risposta delle cellule immunitarie presenti nel microambiente tumorale, giocano un ruolo importantissimo anche in questa neoplasia. Infatti, negli ultimi anni l’immunoterapia basata sugli inibitori dei checkpoint immunitari (ici) è risultata molto efficace nel trattamento di alcuni tumori prima incurabili, ma sembra funzionare solo in un limitato numero di pazienti. La sfida del progetto Anemone è proprio quella di comprendere quali fattori siano responsabili di questa variabilità di risposta, procedendo alla identificazione di biomarcatori predittivi di adeguata risposta all’immunoterapia".

L’Azienda ospedaliero pisana, con la dottoressa Romei, è responsabile del pacchetto progettuale che si occupa di analisi di radiomica e risonanza magnetica. Coordina il consorzio di ricerca la professoressa Fiorella Calabrese dell’Università di Padova – Dipartimento di Scienze Cardio-Toraco-Vascolari e Sanità Pubblica e vi partecipano, oltre all’Aou pisana, il Portogallo con l’Università di Coimbra, la Lettonia con l’Università di Riga.


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