Attualità venerdì 05 febbraio 2021 ore 11:57
Appello per salvare le "Case delle Fate"

Gli Amici di Pisa contro l'ipotesi di demolizione delle costruzioni di Marina: "Sì al restauro ed alla vendita vincolata, no a grette speculazioni"
PISA — Le ricorrenti voci sulla volontà dell’amministrazione comunale pisana di permettere che siano rase al suolo le “Case delle Fate” di via Flavio Andò, a Marina di Pisa - compreso lo chalet verde reso celebre dal film Lo chiamavano Bulldozer con Bud Spencer -, trovano la netta contrarietà dell'associazione Amici di Pisa, per la quale sono costruzioni "antiche" da tutelare. Lo spettro della demolizione si è fatto avanti in questi giorni, visto che il Comune di Pisa ha deciso di alienare questi beni.
"Abbiamo usato volutamente il termine “antiche” - ha sottolineato il presidente dell'associazione, Franco Ferraro - poiché per forgia, fattura e composizione sono beni irripetibili e irrinunciabili per la collettività che assurgono ad un significato ben superiore del concetto di “vecchie o macilente” che qualcuno vuol far passare. “Antico” non è “vecchio”: ben lo sanno i possessori di auto storiche le quali per diventare tali, sono state per un breve lasso di tempo “vecchie”, prima di diventare “antiche” e quindi meritevoli di protezione".
"Le “Case delle Fate” sono senza dubbio bisognose di restauri - ha aggiunto Ferraro -. Ma la moderna edilizia, anche nel settore del legno da costruzioni, ha fatto prodigi. Pertanto, chiediamo un segnale di buona volontà che superi teorie “cassettiste” e speculative e si arrivi al vincolo architettonico delle “Case delle Fate” espressione di quella bellissima Marina di
Pisa che nasceva Liberty a fine ‘800. Lo stesso segnale di buona volontà che un domani ci dovrà essere per le case non ancora costruite in area porto di Boccadarno: non possiamo lasciare ai posteri bruttezze, ma proteggere il “bello oggettivo” (seppur stanchissimo) e promuoverne la sua diffusione per il nuovo da edificare”.
“In un recente intervento in occasione della laurea honoris causa a Liliana Segre - ha ricordato Ferraro -, il Sindaco di Pisa ha fatto un inciso che condividiamo appieno: “..Il compito delle Istituzioni è trasferire alle nuove generazioni, memoria di quel che accadde..” riferendosi alla immensa tragedia della Shoah. Questo concetto –nobilissimo - crediamo debba e possa essere esteso a tutto il lavoro che una Amministrazione Pubblica compie sul territorio amministrato: curare, sviluppare con sostenibilità, dare lavoro, tutelare le opere pregevoli".
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