Attualità martedì 02 febbraio 2021 ore 08:21
"Chi dice che la ghiaia vada spianata?"

L'idea del Comune di procedere con due o anche tre operazioni di spianatura e ripascimento delle spiagge di Marina non convince "La città ecologica"
PISA — L'associazione "La città ecologica", da tempo critica rispetto ad alcuni progetti dell'amministrazione comunale fra i quali la variante stadio e la tramvia Stazione-Cisanello, oggi solleva dubbi anche sulle ipotesi fatte per le spiagge di ghiaia di Marina di Pisa.
"Dopo qualche giorno di propaganda e disinformazione la realtà sembra emergere. Le spiagge in ghiaia - osservano dall'associazione -, laddove sono state completate con le dighe soffolte (sotto il pelo dell’acqua) come da progetto, rispondono bene alle mareggiate, nonostante la scarsa manutenzione delle dighe e delle stesse spiagge che avrebbero bisogno, periodicamente, di ripascimenti per sostituire il materiale che si disperde. Dove invece le dighe soffolte mancano è noto da tempo che le sole spiagge non sono in grado di smorzare le onde che alla Gorgona raggiungono i 5-6metri e quindi la forza del mare spazza via tutto. Sembra che ora i lavori per la creazione della soffolta davanti a quelle celle siano in corso. Bene, se è così. Preoccupa invece qualche dichiarazione di politici ed amministratori che, in visita a Marina, si sbilanciano in indicazioni tecniche sul da farsi, tipo la necessità di ripianare due volte l’anno le ghiaie".
"C’è qualche esperto in materia - domandano da "La città ecologica" - che suggerisce che per smorzare l’energia delle onde le spiagge debbano essere piane e non debbano avere la cresta che lo stesso mare crea nelle parti dove le spiagge in ghiaia funzionano? È indubbio che per la stagione estiva lo spianamento è necessario; ma siamo sicuri che per reggere le mareggiate sia efficace?"
Detto questo, 'La città ecologica' ritiene "più condivisibili" altri interventi suggeriti, come ad esempio la manutenzione e l’ampliamento verso il largo in estensione delle dighe soffolte. "Comunque per individuare le soluzioni più efficaci sarebbe a nostro avviso opportuno coinvolgere i tecnici che quelle opere hanno allora progettato" concludono, esprimendo preoccupazione per le possibili ripercussioni sul litorale pisano dei cambiamenti climatici negli anni a venire e ritenendo, di fronte a questi scenari, "inconcepibile la realizzazione della nuova darsena Europa in ampliamento del porto di Livorno".
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