Politica lunedì 08 settembre 2025 ore 11:30
Assistenti sociali, organici al collasso

Auletta, “Solo 22 in servizio su 41, neanche sostituite le maternità. Il Comune deve rispettare la mozione votata nel 2024”
PISA — Il tema delle carenze nel servizio sociale torna al centro del dibattito politico. A sollevarlo è ancora una volta Ciccio Auletta, consigliere comunale di Una Città in Comune, che durante l’ultima seduta della Seconda Commissione permanente ha denunciato una situazione definita “drammatica”.
"Abbiamo ascoltato una rappresentante del servizio sociale della SdS, intervenuta a nome di un gruppo di operatrici convocate dalla Commissione ma impossibilitate a partecipare per un rifiuto della Direzione della Zona, motivato da esigenze organizzative" ha spiegato Auletta. Il consigliere ha duramente criticato questa scelta, definendola “inaudita”.
Il dato centrale riguarda il numero di assistenti sociali effettivamente in servizio: 22 contro i 41 previsti dai livelli essenziali delle prestazioni. "Siamo ben lontani dal parametro di un assistente ogni 5.000 abitanti, come previsto dalla normativa. A Pisa si arriva a uno ogni 7.000" ha spiegato. Secondo quanto emerso in Commissione, molte delle assistenti assunte a partire dal 2022 si sono dimesse o sono in congedo per maternità. “Sette maternità non coperte sono un fatto gravissimo, di cui sono responsabili i Comuni e la Asl, al di là del colore politico” ha aggiunto.
Auletta ha parlato di una “forte sofferenza del personale”, aggravata da carenze strutturali, mancanza di strumenti adeguati e un turnover continuo che ha compromesso anche l’organizzazione interna del servizio. "Sono saltati i coordinamenti e si lavora tappando i buchi delle urgenze quotidiane, con un impatto pesantissimo sulla qualità del lavoro e sui percorsi degli utenti" ha detto.
Dal mese di Agosto la Società della Salute è stata sostituita nella gestione dalla Asl. In questo nuovo assetto, i Comuni potranno scegliere se continuare ad avvalersi dell’Azienda sanitaria oppure organizzare in proprio il servizio.
Sotto accusa anche il Comune di Pisa, che secondo Auletta dovrebbe prevedere almeno 18 assistenti sociali. "L’amministrazione ha candidamente sostenuto che non può averne più di una decina. Ma il sindaco sa benissimo che le assunzioni in questo ambito possono avvenire in deroga ai vincoli di spesa. Non servono bonus o regalie, serve personale stabile per affrontare fragilità profonde che non si risolvono con misure spot" ha attaccato.
Infine, Auletta ha chiesto che venga rispettata la mozione approvata all’unanimità nel febbraio 2024, in cui si impegnava il Comune ad accelerare il piano assunzioni per raggiungere il parametro previsto dalla legge. "Il Consiglio comunale è lo stesso, la maggioranza pure. Ora devono dare seguito a quanto votato. La situazione è già grave, e peggiorerà ancora".
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