
I cardinali riuniti per la quarta congregazione: «Il Conclave? Il totonomi lo fanno solo i giornalisti»

Attualità sabato 19 ottobre 2024 ore 14:28
Auletta, "keu, accolta la nostra richiesta"

Nel processo sul keu è stata accolta la richiesta di costituzione di parte civile dell'associazione "Pisa in Comune"
PISA — "E’ stata accolta dal giudice nel corso della udienza di oggi del “processo keu” la nostra richiesta di costituzione di parte civile, attraverso la nostra associazione “Pisa in comune”, per la quale abbiamo incaricato l’avvocata Letizia Bertolucci che ringraziamo per aver deciso di seguire questo caso insieme a noi". Così Ciccio Auletta, consigliere di Diritti in comune: Una città in comune - Rifondazione comunista annuncia un risultato "importante e per nulla scontato - dice - che ha una grande valenza generale tanto più che siamo l'unica forza politica ad aver intrapreso questa iniziativa. Perché si riconosce, anche all’interno di questo procedimento, il nostro impegno, la nostra azione continua e costante in questi anni di monitoraggio, ricerca della trasparenza, controllo e soprattutto di difesa dell’interesse del territorio e della comunità rispetto ad uno degli scandali più gravi avvenuti recentemente in Toscana".
Dello stesso parere l’avvocata Letizia Bertolucci. "Che il Giudice abbia deciso di ammettere la partecipazione a questo processo, attraverso le associazioni, delle cittadine e dei cittadini, è un passo fondamentale. Questo - conferma - darà modo alla società civile di essere parte attività nell’accertamento della responsabilità rispetto a quanto accaduto”.
Del resto l'attenzione del consigliere e del suo gruppo su questa inchiesta è sempre stata alta. "E oggi - continua Auletta - questo trova un ulteriore riconoscimento. Dimostriamo così che una lista di opposizione può incidere concretamente nella realtà quando costruisce reti e relazioni fondate su un lavoro quotidiano e concreto, nominando tutte le responsabilità e avendo il coraggio delle proprie azioni fino in fondo. L’inquinamento da Keu sembra essere sempre più un pozzo senza fondo su cui occorre fare luce. Infatti sono migliaia e migliaia le tonnellate di rifiuti contaminati che sono stati utilizzati illegalmente in tante aree della Regione e che ancora non sono state smaltite, con tutto quello che questo comporta per la popolazione. Tutto questo mentre da mesi ormai si parla di altri 60 siti coinvolti in tutta la Toscana, oltre i 13 individuati. In questo quadro i Comuni sono stati lasciati soli a risolvere un problema generato in definitiva da una governance regionale che continua a non porsi il minimo problema sulla sostenibilità delle filiere industriali del territorio, mentre ad ogni livello si sta procedendo ad allentare vincoli e controlli, aumentando le deroghe e la deregolamentazione a favore degli interessi delle aziende e dei profitti privati, e facilitando così l’economia illegale e la penetrazione delle mafie. Per questo, oltre la battaglia in sede politica, muovendoci sempre in rete con tante associazioni e movimenti, siamo pronti a seguire e lavorare per il bene collettivo anche nell’aula di tribunale".
Se vuoi leggere le notizie principali della Toscana iscriviti alla Newsletter QUInews - ToscanaMedia. Arriva gratis tutti i giorni alle 20:00 direttamente nella tua casella di posta.
Basta cliccare QUI