Attualità sabato 01 novembre 2025 ore 14:30
Camp Darby, stipendi a rischio per 400 dipendenti

La preoccupazione del sindacato che lancia l'appello. UILTuCS Toscana, “Grave violazione dei diritti, il Governo intervenga subito”.
PISA — Forte preoccupazione per la situazione che sta coinvolgendo i lavoratori e le lavoratrici civili italiani impiegati presso la Base di Camp Darby che rischiano di non ricevere lo stipendio del mese di Ottobre a causa dello shutdown del Congresso degli Stati Uniti, in corso dal primo del mese. A lanciare l'allarme la UILTuCS Toscana che accende i riflettori sulla questione.
"Il blocco del bilancio federale americano - ha sottolineato Sabina Bardi, responsabile UILTuCS Toscana per l’area di Livorno - sta avendo ripercussioni anche sulle Basi militari statunitensi in Europa colpendo anche circa duemila dipendenti italiani, tra cui i 400 lavoratori e lavoratrici di Camp Darby, molti dei quali residenti nelle province di Livorno, Pisa e Lucca. Ai lavoratori e alle lavoratrici civili italiani, pur essendo dipendenti a tutti gli effetti e coperti da un contratto nazionale, viene di fatto chiesto di recarsi al lavoro senza percepire la retribuzione, a causa di una norma americana che non trova alcun riscontro nel nostro ordinamento. È inaccettabile! La sospensione dello stipendio delle lavoratrici e dei lavoratori è una violazione della legge italiana e del CCNL, oltre che dei principi fondamentali della nostra Costituzione, che tutela il diritto al lavoro e alla giusta retribuzione”.
La UILTuCS Toscana ha già informato le autorità locali, dai sindaci ai prefetti, e sollecitato un intervento urgente del Governo, affinché vengano tutelati i diritti dei dipendenti italiani e garantita la continuità salariale. “In altri Paesi europei, come Germania, Belgio e Olanda – ha aggiunto Bardi – i governi si sono fatti garanti del pagamento degli stipendi, anticipando le somme in attesa del rimborso da parte degli Stati Uniti. È doveroso che anche l’Italia si muova nella stessa direzione per non lasciare sole centinaia di famiglie toscane e italiane in un momento di grande incertezza”.
Una situazione drammatica, la definisce anche Arianna Cappetti, coordinatrice UILTuCS della Base, che ha assicurato che continueranno a monitorare, pronti a intraprendere tutte le azioni sindacali necessarie per difendere i diritti e la dignità delle lavoratrici e dei lavoratori coinvolti.
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