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Politica domenica 24 luglio 2022 ore 18:30
Campo boe a San Rossore, è scontro politico

Fratelli d'Italia lancia una raccolta firme, mentre Una Città in Comune rispedisce al mittente l'idea: l'accesso al Parco diventa scontro politico
PISA — Da un lato l'idea di lanciare una raccolta firme per un campo boe di fronte alla spiaggia di San Rossore; dall'altro, invece, l'accusa di difendere gli interessi di pochi in barba alle regole del parco. La proposta di un campo boe fa discutere e, nella discussione, si contrappongono Fratelli d'Italia e Una Città in Comune.
"Lanciamo una raccolta firme per un campo boe attrezzato, con la possibilità di abbonamenti stagionali a costi popolari, come avviene in tutta Italia, anche nelle aree marine protette - ha detto il consigliere regionale Diego Petrucci - le boe possono essere pensate anche in modo assolutamente non impattante ancorate a corpi morti, che siano in grado di sviluppare un ripascimento di flora e fauna marina".
"Il Gombo è da sempre la meta dei diportisti pisani e negare questa possibilità non solo violerebbe una tradizione storica, ma sarebbe un duro colpo alla nautica e al mondo dei rimessaggi d’Arno - ha aggiunto - le multe inflitte sono una pessima pagina che viola il senso di comunità. Ci rivolgeremo a Regione ed Ente Parco affinché possa essere fruibile e fruito da parte dei cittadini in un modo responsabile: non vogliamo nessuna apertura selvaggia, vogliamo che il Parco resti con le sue prerogative ma che consenta all’uomo di entrare a farne parte rispettando regole precise".
Alla proposta non si è fatta attendere la replica di Una Città in Comune. "Ancora una volta l’estrema destra non perde occasione per rivelarci tutte le sue contraddizioni, ergendosi a paladina di chi viola le norme non per necessità, ma per la difesa della libertà di fare cosa gli pare - ha commentato il consigliere comunale Ciccio Auletta - a guardar bene, però, la contraddizione è solo apparente. Infatti, la legalità va difesa e usata quando serve a colpire il più debole, il povero, l'escluso. Diventa invece un fastidio quando si tratta di difendere chi più ha e più conta".
"Per godere della spiaggia di San Rossore, il Parco ha già messo a disposizione una piccola spiaggia attrezzata in cui tutti possono andare seguendo precise procedure. Questa deve essere la strada maestra: visite gestite dall’ente pubblico nelle forme e nei modi consentiti - ha concluso - in prospettiva si potrebbe ragionare anche di una modalità analoga lato mare, piccoli gruppi con numeri ben contingentati su un'imbarcazione gestita dall’Ente. Le proposte che invece puntano a mantenere le possibilità solo a chi può, difendendo tra l’altro chi fino a oggi ha fatto cosa gli pareva in violazione delle regole, sono da respingere con fermezza".
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