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Politica sabato 22 febbraio 2025 ore 11:30

Cancel Culture, mozione approvata in consiglio

Fratelli d'Italia, “Difendere la nostra identità culturale”. Martinelli (La Città delle Persone), “La storia va contestualizzata, non cancellata”



PISA — La mozione presentata dalla consigliera di Fratelli d’Italia Elena Del Rosso, che condanna il fenomeno della cancel culture, è stata approvata dal Consiglio Comunale di Pisa, scatenando un acceso dibattito tra le forze politiche. Il documento esprime la preoccupazione per le derive censorie e revisioniste che potrebbero minacciare la libertà di espressione e il patrimonio culturale, impegnando l’amministrazione comunale a promuovere iniziative di sensibilizzazione e tutela della memoria storica.

Fratelli d’Italia, difende con forza la mozione e lancia un allarme, “L’ossessione per il politicamente corretto sta portando all’esclusione di chiunque non si allinei al pensiero dominante. Si censurano libri, si attaccano monumenti e simboli della nostra identità, con il rischio di una deriva pericolosa per la libertà di pensiero”. Secondo il gruppo, l’approvazione della mozione rappresenta “un passo fondamentale per contrastare la riscrittura ideologica della storia e per difendere la cultura dell’Occidente”.

Di tutt’altra opinione Paolo Martinelli, consigliere de La Città delle Persone, che accusa Fratelli d’Italia di strumentalizzare un fenomeno complesso per fini politici. “La memoria storica non si cancella, ma si può e si deve contestualizzare”, ha affermato Martinelli. “Il concetto di cancel culture nasce nel contesto americano e riguarda la necessità di rileggere criticamente il passato, non di distruggerlo”. Il consigliere porta l’esempio del recente cambio di nome di Via D’Achiardi, intitolata a un ex rettore dell’Università di Pisa che si rese responsabile dell’espulsione di studenti e docenti ebrei durante il fascismo. “Anche in quel caso c’è stato un dibattito, e alla fine si è scelto di valorizzare il ricordo delle vittime, non certo di cancellare la storia”.

Martinelli critica inoltre l’approccio della mozione, che a suo dire riduce il dibattito a una battaglia tra conservatori e iconoclasti, senza approfondire le reali dinamiche sociali ed economiche. “La cancel culture non è un movimento di distruzione, ma un invito a rileggere criticamente il passato e a riconoscere le disuguaglianze”, ha sottolineato il consigliere, che si dice preoccupato anche dal riferimento della mozione alle tematiche ambientali. “Il cambiamento climatico è una realtà documentata, ridurre la questione a una semplice polemica ideologica non aiuta a trovare soluzioni”.

Michele Bufalino
© Riproduzione riservata


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