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Attualità martedì 26 novembre 2024 ore 08:03
Centro sportivo, 11 osservazioni da ambientalisti
Alla scadenza dei 45 giorni lavorativi, la Città Ecologica presenta le sue osservazioni per il Pisa Training Centre di Gagno
PISA — L'adozione del Piano Attuativo per la realizzazione del nuovo Centro Sportivo del Pisa Sporting Club nell'area di Gagno ha portato l'associazione ambientalista La Città Ecologica a esprimere forte contrarietà al progetto, evidenziando una serie di criticità legate alla pianificazione urbana, al consumo di suolo e alla gestione del territorio.
Pur riconoscendo l'importanza di un moderno centro sportivo per la squadra cittadina, l'associazione si oppone fermamente a una pianificazione urbanistica dettata da interessi privati piuttosto che da una visione pubblica e organica. Secondo l’associazione, il progetto comporterebbe un significativo consumo di suolo in un'area strategica della città, a pochi passi dal Sito Unesco di Piazza del Duomo, con effetti negativi sulla vivibilità e sul paesaggio urbano.
La questione del Parco Urbano, Uno dei punti più controversi è la drastica riduzione dell'area destinata a parco urbano. La superficie inizialmente prevista, pari a 102.800 mq (circa il 60% dell'area totale), verrebbe ridotta a soli 34.000 mq (20% del totale), limitandosi all'area intorno al Tumulo del Principe Etrusco. Invece di un vero parco urbano, fruibile da cittadini e turisti e arricchito con almeno 1.000 alberi e percorsi verdi, l'area diventerebbe il quartier generale della squadra, chiusa al pubblico e aperta solo in occasioni limitate.
Secondo La Città Ecologica, questa trasformazione sottrarrebbe alla comunità un’importante opportunità di valorizzazione archeologica e ambientale, andando a discapito del benessere collettivo e del paesaggio cittadino.
Rischi idrogeologici e impatti ambientali. L'area in questione è classificata come ad alto rischio di alluvione (P3), con una pericolosità di magnitudo molto severa. Per rispettare le normative, gli edifici previsti dal piano dovrebbero essere costruiti su palafitte elevate di 1,46 metri sopra il piano di campagna, con rampe lunghe oltre 36 metri per superare tale altezza. Questa soluzione, secondo l’associazione, non solo rappresenta un paradosso ingegneristico ma avrebbe un impatto paesaggistico significativo sul contesto del Sito Unesco.
In caso di piogge intense, l'area si trasformerebbe in una cassa di espansione naturale, secondo gli ambientalisti, richiedendo piani di evacuazione per uomini e mezzi in caso di allerte meteo. Per La Città Ecologica, queste previsioni evidenziano quanto sia inadeguata l'area per un intervento di questa portata.
Le osservazioni presentate. L'associazione ha redatto 11 osservazioni indirizzate alla Giunta Comunale, sottolineando elementi di presunta illegittimità, non conformità e forzature rispetto alle normative nazionali, regionali e comunali. Secondo i rappresentanti di La Città Ecologica, il Piano Attuativo necessiterebbe di profonde modifiche per essere compatibile con le esigenze della città e dei suoi abitanti.
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