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Politica venerdì 12 settembre 2025 ore 14:30

Cisanello, "addio a un polmone verde"

La Lipu denuncia la scomparsa del bosco urbano di via Bargagna. "Devastata l’area naturalistica, distrutti habitat e specie rare"



PISA — Quello che un tempo era un polmone verde a due passi dall’ospedale, oggi non esiste più. Il Parco di Cisanello ha perso definitivamente la sua anima naturalistica, cancellata da un intervento definito dalla Lipu come “una bonifica che ha azzerato l’habitat”. A denunciarlo è Marco Dinetti, responsabile nazionale per l’ecologia urbana dell’associazione ambientalista, che parla apertamente di “devastazione” e di “progetto tradito”.

Il bosco urbano lungo via Bargagna, conosciuto per la sua vegetazione spontanea e per essere rifugio di molte specie di uccelli, era stato oggetto di un percorso di progettazione partecipata tra Dicembre 2014 e Giugno 2015. “Uno degli obiettivi principali era la creazione di un grande parco pubblico con una forte vocazione naturalistica – ha ricordato Dinetti – ma quel progetto oggi non esiste più”. Le zone indicate come D, E e F del piano originale, oggi sono cumuli di rami spezzati, tronchi tagliati, rifiuti sparsi.

Nel mirino della Lipu anche l’uso di mezzi pesanti. “Pur ammettendo la necessità di interventi – ha spiegato – non si doveva procedere in modo così invasivo, con escavatori e trinciastocchi. Il risultato è la distruzione totale dell’habitat”. A finire sotto i colpi degli interventi anche la Periploca maggiore, una liana rara presente nell’area e indicata da cartelli che avrebbero dovuto proteggerla. “Quei cartelli ora sembrano solo una beffa”, ha detto ancora Dinetti.

Il responsabile Lipu ha anche paragonato il caso di Cisanello a quanto accaduto in via Pungilupo, dove un’altra area verde seminaturale è stata spianata. “Si parla di riqualificazioni – ha commentato – ma in realtà si toglie ciò che esiste, si distrugge un suolo che impiega 2000 anni per crescere di 10 centimetri, e si ripianta qualcosa di nuovo. Un approccio contrario a ogni logica di tutela della biodiversità urbana e alle nuove norme europee sul ripristino della natura”.

Dinetti, docente e relatore in numerosi contesti scientifici e istituzionali, compreso il recente Congresso internazionale dell’albero a Merano, ha invitato le istituzioni a ripensare il modo in cui si progetta e si gestisce il verde urbano, “Chi lavora in questo modo dimostra di non avere idea di cosa significhi davvero curare la natura in città”.


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