Attualità lunedì 08 dicembre 2025 ore 08:30
Cnr, il Comune a fianco dei lavoratori

Mozione approvata all’unanimità in Consiglio a sostegno dei precari del Cnr pisano. Il coordinamento locale, "Serve intervento immediato dal Governo"
PISA — La questione dei contratti precari al Cnr arriva ufficialmente dentro Palazzo Gambacorti. Il Consiglio comunale ha approvato all’unanimità una mozione di sostegno al personale dell’Area della Ricerca di Pisa, un polo strategico a livello nazionale che oggi conta circa 1200 addetti, dei quali quasi un terzo con contratti a termine o forme flessibili.
A presentare il quadro è stata una delegazione dei lavoratori, insieme ai rappresentanti sindacali e alla referente territoriale dei Precari Uniti CNR, Mariacristina Gagliardi. Nel confronto con i capigruppo è emersa una posizione condivisa, tanto da portare alla decisione di votare il documento con procedura d’urgenza. Il testo è stato poi integrato con la richiesta di inviare la mozione ai Ministeri competenti, MUR e MEF, per sollecitare un intervento nazionale.
In aula il dibattito è stato lungo e partecipato, ma senza divisioni politiche: 28 voti favorevoli e nessun contrario. I consiglieri hanno assunto anche l’impegno di portare la questione ai livelli istituzionali superiori.
Secondo la delegazione, la situazione è ormai critica. La fine dei finanziamenti del PNRR sta facendo scadere centinaia di contratti di ricercatori e tecnologi che da anni portano avanti linee di ricerca avviate. Il rischio, spiegano, è duplice: da un lato la perdita di posti di lavoro, dall’altro l’interruzione di progetti e competenze costruite nel tempo. Il movimento nazionale dei Precari Uniti CNR lo ha ribadito anche nel comunicato diffuso dopo l’avvio del presidio permanente alla sede centrale di Roma, dove i lavoratori hanno allestito un accampamento per chiedere fondi immediati per la stabilizzazione.
Nel documento, allegato alla mozione presentata in Comune, si legge che "senza un finanziamento strutturale che garantisca stabilità e continuità progettuale, il Paese rischia il depauperamento delle proprie competenze scientifiche". L’emorragia di personale verso l’estero e il blocco delle attività di ricerca sono indicati come pericoli reali.
L’Area della Ricerca di Pisa, la più grande d’Italia, è citata come esempio emblematico: 13 istituti, attività di punta e un ruolo riconosciuto anche a livello internazionale. Per questo i lavoratori hanno chiesto al sindaco Michele Conti di farsi portavoce del tema il 10 Dicembre, durante l’evento dedicato ai 25 anni dell’Area, alla presenza del presidente del Cnr, Prof. Lenzi. Il sindaco ha confermato la sua disponibilità a sollevare direttamente la questione.
Il comunicato nazionale ribadisce infine lo spirito dell’iniziativa: "Non chiediamo privilegi, ma la possibilità di continuare a lavorare, a fare ricerca, a contribuire allo sviluppo scientifico, economico e culturale del Paese con stabilità e dignità"
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