Dipendenti comunali in subbuglio

Con una lettera aperta, le rsu dei dipendenti comunali lamentano la mancanza di dialogo sulla gestione del personale e dei servizi

PISA — Con una lettera firmata dai rappresentanti sindacali Maria Borsò e Federico Giusti, la Rsu del Comune di Pisa ha posto l'accento su molti problemi non risolti.

L'estate sta finendo - scrivono i due - e i problemi si acuiscono. Ormai da troppo tempo non esiste dialogo con l'amministrazione comunale su tematiche quali la gestione del personale e dei servizi. Una strategia consolidata, quella della Giunta, di evitare sistematicamente il confronto con chi la pensa diversamente e avrebbe richieste alle quale rispondere e proposte sulle quali discutere.

La progressiva diminuzione del personale per i pensionamenti e il permanere dei tetti di spesa in materia di assunzione sono un danno per i cittadini (meno servizi) e per il personale (aumento dei carichi di lavoro) ma in prospettivaanche un vantaggio per soggettivi privati che beneficeranno delle esternalizzazioni (spesso parziali e con criteri incomprensibili) dei servizi.

A noi piacerebbe sapere quali siano le intenzioni dell'amministrazione, vorremmo che lo si dicesse una volta per tutte ai dipendenti e alla città senza perdere altro tempo, soprattutto senza riservare sorprese ad uso e consumo per la campagna elettorale.

Gli interessi della comunità vanno avanti a tutti\e, ebbene sarebbe utile capire la ragione per la quale dopo quasi un anno non sia ancora partito il piano occupazionale con il turn over al 75% (si continua come se fosse al 25% ossia una assunzione su 4 pensionamenti), perché i concorsi sono in grave ritardo, perché si rinuncia a bandire concorsi attingendo dalle graduatorie esterne e, quando ci sono graduatorie concorsuali aperte, si privilegi le mobilità esterne.

Ci piacerebbe sapere perché si parla di rilancio della cultura e del turismo e poi non ci si investe anche in termini di utilizzo del personale e delle strutture, nonché del loro recupero. Analogo discorso vale per i servizi decentrati nelle ex circoscrizioni abbandonate al loro destino o per la circolazione del traffico.

Ci piacerebbe che una città dello sport avesse tanti impianti sportivi mentre invece ne sono rimasti 2 o 3 e non a norma.

Vorremmo capire quali servizi si vuole gestire con personale comunale e quanti (e con quali costi) dare in appalto, avere una idea del comune di domani dovrebbe indurre gli amministratori a fornire risposte ma soprattutto a manifestare progetti ed idee. Al contrario si naviga a vista e senza meta, non esiste alcun indirizzo e linea da seguire, si vivacchia spostando personale da un ufficio all'altro (senza rispondere alle richieste di personale laddove le carenze sono divenute insostenibili) o attribuendo mansioni superiore senza alcun coinvolgimento del sindacato.

Questi comportamenti non rappresentano, forse , un danno erariale ma ledono la dignità di tanti lavoratori e della cittadinanza. Per queste ragioni organizzeremo presto una assemblea di tutto il personale per discutere di questo e di altro, per esempio delle ragioni per le quali avere una risposta sulla contrattazione decentrata comporti mesi di attesa.

Siamo poi venuti al corrente di un fatto grave, ossia che non ci sarebbero più soldi per la spesa di personale a tempo determinato, il che significherebbe una irresponsabile gestione delle risorse umane visto che con questo personale si aprono le scuole dell'infanzia e gli asili nido. Peccato invece che non si badi a spese quando si tratta di assumere personale nell'ufficio stampa del Sindaco che per numeri non ha niente da invidiare a una città metropolitana.

Non è cosi' che si tutelano gli interessi generali, non è cosi' che si tutelano lavoratori e servizi pubblici.

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