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Attualità martedì 24 settembre 2024 ore 19:30

Donazione a cuore fermo, primato a Cisanello

L'ospedale di Cisanello

Una donazione che salva la vita di 4 persone e che costituisce un inedito per la Toscana. Giani: "Esempio di eccellenza del nostro sistema sanitario"



PISA — Un intervento inedito per la Toscana, almeno fino ad Agosto, quando all'ospedale di Cisanello è stato realizzato il primo prelievo di cuore da donatore "a cuore fermo" della Toscana.

Il trapianto è stato un successo e, a oggi, la persona che ha ricevuto l’organo è buone condizioni cliniche ed è stato dimesso dall’ospedale. Per al verità, tutti i riceventi sono in buone condizioni e già casa, visto che assieme al cuore sono stati prelevati e trapiantati anche fegato e reni.

"Come Regione ringraziamo innanzitutto il giovane donatore e la sua famiglia: in un momento di grande dolore, è stato possibile salvare la vita di quattro persone - hanno commentato il presidente della Toscana Eugenio Giani e l’assessore al Diritto alla salute Simone Bezzini - il prelievo effettuato rappresenta anche un esempio di eccellenza del nostro sistema sanitario. Un ringraziamento va dunque anche a tutte le realtà che hanno permesso la realizzazione dei quattro trapianti, dando conferma della qualità dell’organizzazione e del governo clinico del sistema trapiantologico: grazie dunque al Centro nazionale trapianti diretto dal dottor Giuseppe Feltrin, al Centro regionale trapianti diretto dalla dottoressa Chiara Lazzeri, al Centro trapianti di cuore di Padova diretto dal professor Gino Gerosa, al Centro regionale trapianti di fegato di Pisa diretto dal dottor Davide Ghinolfi, al Centro trapianti di rene di Pisa diretto dal professor Ugo Boggi e a tutti i professionisti dell’Azienda ospedaliero-universitaria pisana".

L'intervento si è reso possibile, infatti, quando si è verificata la presenza di un giovane potenziale donatore a cuore fermo che aveva espresso in vita il consenso alla donazione dei propri organi. Per accogliere la volontà del paziente, la Regione, il Centro regionale trapianti e l’Aoup si sono adoperati per supportare fattivamente dal punto di vista organizzativo il coordinamento locale trapianti dell’ospedale, le terapie intensive e tutti i professionisti coinvolti nel processo di donazione.

La donazione a cuore fermo controllata è una tipologia di prelievo di organi già usata in Toscana da alcuni anni per reni e fegato: un processo complesso dal punto di vista clinico e organizzativo, poiché in Italia la certificazione di morte con criteri cardiologici può avvenire solo dopo 20 minuti di arresto cardiaco e per evitare che gli organi nel frattempo soffrano e non siano più idonei al trapianto occorre mettere in atto tecniche specifiche e un rigoroso rispetto dei tempi.

Al prelievo, infine, ha partecipato l’équipe del Centro trapianti di cuore dell’ospedale di Padova, con il quale da molti anni il Centro trapianti cuore di Siena collabora.


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