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Politica domenica 14 dicembre 2025 ore 14:30
Fiaccola olimpica, protesta pro Palestina

Contestato il passaggio dei tedofori il 12 Dicembre: slogan e striscioni in “Piazza Gaza”. “Fuori Israele dai Giochi Olimpici”
PISA — Durante il passaggio della fiaccola olimpica in città, Venerdì 12 Dicembre, è andata in scena anche una contestazione. A promuoverla, secondo un comunicato inviato alle redazioni, sono stati il coordinamento Pisa per la Palestina e il Coordinamento per il boicottaggio di Israele, che spiegano di essersi collegati a una campagna nazionale legata a Global Movement to Gaza e BDS Italia, in vista dei Giochi invernali di Milano-Cortina in programma tra il 6 e il 22 Febbraio 2026.
Nel testo si fa riferimento alla richiesta del Comitato Olimpico palestinese di escludere Israele dalle Olimpiadi. “Rispondiamo all’appello del popolo palestinese il cui Comitato Olimpico chiede l’esclusione di Israele dai Giochi Olimpici. La partecipazione di Israele alle Olimpiadi invernali di Milano-Cortina, mentre continua la sua opera genocida, è una vergogna. Per il mondo dello sport e per tutta la società civile”, viene riportato come contenuto diffuso sui social di BDS Italia.
I manifestanti hanno atteso la fiaccola in Piazza XX Settembre, che nel comunicato viene indicata come “Piazza Gaza”, con bandiere palestinesi e striscioni. Tra le scritte citate: “Basta omertà internazionale. Fuori Israele dalle Olimpiadi!”. All’arrivo dei tedofori, viene riferito, sono partiti cori di protesta e di solidarietà alla resistenza palestinese. Le forze dell’ordine avrebbero poi bloccato il passaggio di Ponte di Mezzo, con l’obiettivo di evitare l’incontro tra il gruppo e il convoglio sul Lungarno Pacinotti.
Nel comunicato compaiono anche dichiarazioni attribuite a due partecipanti. “Israele alle Olimpiadi invernali, è puro sportwashing, ipocrisia e legittimazione di uno stato genocida da parte dell’Italia e della comunità internazionale” ha detto Fabio E. di Pisa per la Palestina. “Oggi siamo qui a contestare pacificamente l’ennesima dimostrazione di questa vergogna umanitaria e ci vediamo schierata la celere come se fossimo noi le persone pericolose da non far passare in città!”
Sulla presenza degli sponsor, nel testo viene riportato anche l’intervento di Lidia T, “Siamo in piazza oggi perché Pisa lo sa da che parte stare: vogliamo Israele fuori dalle Olimpiadi, fuori dai nostri territori, dalle scuole, dalle università, dagli accordi commerciali” ha detto, aggiungendo “e fuori da Pisa questa parata di sponsor impresentabili: Coca Cola ed Eni, solo per citarne alcune che oggi hanno sfilato con i loro camioncini glitterati, emblemi del colonialismo occidentale, multinazionali implicate – e talora anche condannate - per crimini ambientali e violazioni di diritti umani in tutto il mondo”.
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