Attualità giovedì 25 gennaio 2024 ore 19:00
Conferita la laurea honoris causa a Marco Paolini
Al palazzo della Sapienza la cerimonia con la quale l'università di Pisa ha conferito il titolo all'attore, autore e regista bellunese
PISA — “Una laurea honoris causa è anzitutto un modo per onorare chi la riceve, è questo è certamente il caso di Marco Paolini, figura di grande rilievo nel mondo dell’arte, del teatro, della cultura e dell’impegno civile”. Lo ha detto il rettore dell'Università di Pisa Riccardo Zucchi aprendo la cerimonia al palazzo della Sapienza con la quale oggi l'ateneo ha conferito all'attore, autore e regista la laurea honoris causa in Filosofia e forme del sapere.
La lettura delle motivazioni del conferimento è stata affidata al professore Pierluigi Barrotta del Dipartimento di Civiltà e Forme del Sapere. “Il teatro di Marco Paolini – ha detto il professor Barrotta - è un teatro civile e di denuncia basato sul coraggio della presa di posizione e sull’importanza di tenere vivo il pensiero critico e dubitoso che rappresenta la linfa vitale della ricerca filosofica”.
In particolare nella motivazione il riferimento è a due lavori: il racconto del Vajont, considerato “una vera e propria riflessione di Filosofia della Scienza che ci ricorda che ogni opera artatamente costruita dall’uomo e inserita nell’ambiente naturale rende necessario l’apporto e la supervisione critica della ricerca scientifica”, e Itis Galileo che “rappresenta una pietra miliare per chi si occupa dei legami tra la Filosofia e la Scienza, ma anche per chi si batte per l’indipendenza e laicità della seconda”.
Quindi è intervenuta la professoressa Alessandra Fussi, presidente del Corso di laurea in Filosofia e Forme del Sapere, che ha fatto la Laudatio.“Nel teatro di Marco Paolini - ha detto la professoressa Fussi- la narrazione ha un ruolo centrale, che per semplicità vi proporrò di considerare socratica. Come filosofe e filosofi emotivamente coinvolti nel suo teatro gli esprimiamo oggi la nostra gratitudine. Perché non solo ci ha invitato a considerare questioni che riguardano noi e il nostro passato, ma, soprattutto nelle sue opere più recenti, ci ha proposto riflessioni appassionate sul rapporto fra le generazioni e sulla responsabilità che abbiamo tutti e tutte di immaginare assieme un futuro accettabile per l’ecosistema terra”.
A conclusione della cerimonia Marco Paolini ha tenuto la sua Lectio Magistralis intitolata Pratica e grammatica del (mio) mestiere del teatro in cui ha ricordato i suoi esordi, gli scrittori e autori che hanno influenzato il suo percorso come Luigi Meneghello e Peter Brook sino ai progetti futuri. “Il mio è un mestiere di incontri – ha detto Paolini - Devi accorgerti quando succedono, per questo tengo un quaderno. L’unico criterio utile è il numero sulla copertina. Sarà un caso ma gli appunti per questa occasione son finiti sul quaderno n. 100. Son circa 8/9000 pagine di quaderni che non servono granché, ma ogni tanto vengono buone per non perdersi o per accorgersi che sto girando in tondo. È questa la natura del mio lavoro”.
Domani mattina, alle 10, Marco Paolini terrà una lezione aperta alla comunità studentesca dal titolo "L'abiura". L'appuntamento è al Polo Carmignani, in Piazza dei Cavalieri. Il filo conduttore dell’incontro sarà il dialogo intergenerazionale, al centro dell’ultimo lavoro teatrale di Paolini, dal titolo Boomers, e in scena sabato 27 Gennaio al Teatro Verdi.
Se vuoi leggere le notizie principali della Toscana iscriviti alla Newsletter QUInews - ToscanaMedia. Arriva gratis tutti i giorni alle 20:00 direttamente nella tua casella di posta.
Basta cliccare QUI