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Attualità giovedì 24 maggio 2018 ore 15:30

Le barriere antiterrorismo diventano opere d'arte

Il rendering di un possibile intervento

In azione artisti internazionali dell’Accademia di Brera. Saranno inspirati a Duomo, Spina e Arno. Inizio dei lavori nella prima metà di giugno



PISA — Negli ultimi anni, soprattutto dopo le vicende di Nizza, a Pisa come in altre città sono state installate nel centro storico, per motivi di prevenzione e sicurezza, barriere anti-terrorismo all’ingresso delle principali strade pedonali. Si tratta di newjersey in cemento armato. L’Amministrazione Comunale, in collaborazione con la Pisamo e in accordo con la Soprintendenza, ha elaborato un progetto unitario di riqualificazione e decoro, con l'obiettivo di conciliare la tutela dei cittadini e l'identità e la bellezza del centro storico.

"Uno dei primi interventi già realizzati - ha spiegato l’architetto Roberto Pasqualetti, responsabile dell’ufficio qualità urbana -, è stato quello delle nuove barriere di piazza XX Settembre e piazza Garibaldi, alle due estremità del Ponte di Mezzo, costituite da elementi sferici a superficie in pietra bocciardata, montati in linea lungo i lati della carreggiata a delimitazione dello spazio a destinazione pedonale. Sono stati scelti del stesso colore e finitura delle pietre di costruzione dei due edifici ai lati opposti del fiume; le Logge di Banchi ed il Casino dei Nobili".

"Adesso - ha aggiunto l'assessore alla cultura -, nella prima metà di giugno, partirà la seconda iniziativa, il progetto Il muro trasparente: le strutture di cemento armato dei new jersey saranno trasformate elementi di arredo urbano, attraverso un intervento artistico"

Il progetto è curato dal professor Angelo Antonio Falmi, docente dell'Accademia delle Belle Arti di Brera di Milano, ed ha il coordinamento esecutivo dell'architetto Roberto Pasqualetti. Ad occuparsene saranno studenti ed artisti, allievi della stessa accademia, scelti per le loro capacità creative e di diversa provenienza: Cina, Colombia, Giappone, Serbia, Romania, Bulgaria, Danimarca, Svizzera, Persia, Turchia e Italia.

Il workshop, che si svolgerà in 4-5 giorni, sarà un momento importante per confrontare le varie tecniche ed i vari stili delle varie culture e lingue e per la partecipazione dei cittadini che potranno vedere nascere e crescere il lavoro pittorico che si svolgerà all'aperto. Localizzazioni: via Santa Maria, via Cardinal Maffi, piazza Arcivescovado, Corso Italia. Per i lavori, gli artisti prenderanno spunto dall'architettura, dalle finestre, dai capitelli, dai rombi e dalle colonne del Duomo, richiamando la storia e la cultura della città.


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