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Attualità mercoledì 14 giugno 2023 ore 09:00

Le batterie del futuro parlano pisano

Marco Lagnoni e Antonio Bertei
Marco Lagnoni e Antonio Bertei

Marco Lagnoni e Antonio Bertei dell'università di Pisa nel gruppo di ricerca internazionale che vuole rivoluzionare la mobilità elettrica



PISA — Le batterie litio-aria potrebbero rivoluzionare la mobilità elettrica del futuro, svincolandola dalla dipendenza da materiali come cobalto e nickel. A confermarlo è lo studio pubblicato in questi giorni su Nature Chemistry e realizzato da un gruppo di ricerca internazionale di cui fanno parte Marco Lagnoni e Antonio Bertei, rispettivamente ricercatore e professore associato in Ingegneria Chimica al Dipartimento di Ingegneria Civile e Industriale all’Università di Pisa.

"Le batterie litio-aria garantiscono un'alta densità di energia e in futuro potrebbero essere utilizzate nei veicoli elettrici rendendoli ancor più sostenibili dal punto di vista ambientale - spiegano Marco Lagnoni e Antonio Bertei - Oggi, però, non hanno ancora raggiunto prestazioni adeguate ad un loro utilizzo pratico, in particolare per quanto riguarda la fase di carica. Un ostacolo, questo, che adesso, grazie ai risultati ottenuti assieme ai colleghi delle Università di Oxford e Nottingham, potrà essere presto superato".

Il limite di queste batterie è infatti rappresentato dalla velocità di carica e qui entra in gioco lo studio

"Il gruppo di ricerca di cui fanno parte Lagnoni e Bertei  - spiega una nota dell'università di Pisa - ha infatti scoperto perché gli attuali catalizzatori, chiamati mediatori redox e utilizzati per la ricarica delle batterie litio-aria, non riescono a garantire una velocità di carica elevata. In particolare, spiegano gli studiosi, la velocità massima di carica dipende dal potenziale elettrico del mediatore redox, ciò ne limita le prestazioni. D'altro canto, si è dimostrato che una forma di ossigeno molto reattiva, che si sviluppa durante la carica, non è responsabile del deterioramento dei materiali come si riteneva in precedenza".

Fondamentale il contribuito dato dall'Università di Pisa a questa scoperta. "Marco Lagnoni e Antonio Bertei - prosegue l'ateneo pisano- hanno sviluppato dei modelli numerici avanzati e unici nel loro genere, che hanno permesso di prevedere le prestazioni energetiche degli elettrodi simulando il processo di carica con mediatori redox. Ciò ha evidenziato che esistono altri fenomeni, oltre alla cinetica di reazione, che possono rallentare ulteriormente la carica, i quali devono essere anch’essi affrontati per superare le attuali limitazioni ed ottimizzare la tecnologia".

“Ci abbiamo messo quasi tre anni per finalizzare il lavoro, per non parlare di tutte le attività di ricerca pregresse che ci hanno permesso di essere pronti per studiare questo tipo di batterie. La buona ricerca di base richiede risorse, ma soprattutto tempo, impegno e ottime basi teoriche - commenta Antonio Bertei - Questo risultato dimostra come l’approccio dell’ingegneria chimica sia multidisciplinare, attuale e capace di contribuire alla soluzione delle sfide odierne, come quelle dell’accumulo di energia elettrica.”

“Il progresso della ricerca scientifica oggi si basa su una combinazione di sforzi sperimentali e strumenti di modellazione avanzati - spiega Marco Lagnoni - Nell'ambito delle scoperte scientifiche, la modellazione è, infatti, uno strumento indispensabile per accelerare il progresso e supportare l'interpretazione dei dati sperimentali. Lo sviluppo di modelli di alta qualità richiede, però, una rigorosa e qualificata base sperimentale oltre che teorica. Per questo, la coesione tra i gruppi di ricerca e il trasferimento di conoscenze sono elementi essenziali. Lavorando insieme, condividendo i rispettivi saperi, uniti da un forte spirito di determinazione, i ricercatori possono raggiungere risultati significativi e superare le sfide scientifiche più complesse".

I risultati ottenuti da questo studio permetteranno di indirizzare la ricerca verso la creazione di nuove classi di catalizzatori e l'impiego di materiali diversi da quelli utilizzati finora.


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