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Politica venerdì 04 marzo 2022 ore 09:52

"No al ponte ciclopedonale per colpa di Pisamo"

Le pile del vecchio "ponte dei Moccoli"

Diritti in Comune riferisce di uno stop alla realizzazione del ponte ciclopedonale sull'Arno fra San Piero a Grado e le Cascine Nuove di San Rossore



PISA — Si è conclusa negativamente la conferenza dei servizi per l’approvazione del progetto esecutivo “Attraversamento ciclopedonale del fiume Arno tra San Piero a Grado e Le Cascine Nuove”. A renderlo noto è il gruppo di opposizione Diritti in Comune, rappresentato in consiglio comunale da Francesco Auletta, che punta il dito contro Pisamo.

"E’ questo il triste e clamoroso epilogo dell'iter autorizzativo di questo progetto che il Comune aveva affidato a Pisamo - hanno commentato -. Ancora più clamorose sono le motivazioni alla base dell'esito negativo con cui si è conclusa la conferenza dei servizi. Infatti La Regione Toscana (Direzione difesa del suolo e protezione civile) aveva chiesto alcune integrazioni al progetto, ed in particolare uno studio riguardante la fattibilità idraulica dell’opera. A questo si aggiungeva un parere favorevole del Parco di San Rossore con alcune prescrizioni. Ma al termine della conferenza dei servizi, prevista per il 26 Febbraio 2022, la Pisamo “non ha prodotto – come si legge nel documento conclusivo - le integrazioni documentali richieste dalla Regione Toscana – Direzione Difesa del Suolo e Portezione Civile - Settore Genio Civile Valdarno Inferiore; ne consegue che la mancata presentazione delle integrazioni richieste non rendono possibile il completamento dell’istruttoria da parte del Settore Genio Civile Valdarno Inferiore, risultando pertanto quanto rilevato con i Protocolli (…) un atto di dissenso non superabile”. La domanda a questo punto sorge spontanea: come mai Pisamo non ha prodotto le integrazioni richieste?"

"Come è possibile - domandano ancora da Diritti in Comune - che si avvii un iter di questa portata senza essere in grado di produrre tutta la documentazione necessaria, per consentire alla conferenza dei servizi di esprimersi? I rilievi della Regione erano insormontabili?" 

"Riteniamo importante capire quali sono le criticità su questo iter e dove stiano le responsabilità - hanno commentato in conclusione da Diritti in Comune -. E’ infatti del tutto prevedibile che nel corso di una conferenza dei servizi gli enti chiedano integrazioni ad un progetto, è invece anomalo che queste non siano prodotte. Per questo abbiamo presentato una interpellanza in consiglio comunale per avere chiarimenti e capire cosa è successo e come si intenda procedere a questo punto".


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