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Politica venerdì 16 agosto 2024 ore 09:30
Piazza della Pera, coro di protesta sull'ordinanza
Dall'opposizione e da sinistra critiche alla misura adottata per piazza Gambacorti: "Colpito l'unico luogo di socializzazione del centro"
PISA — La stretta firmata dal sindaco Michele Conti per piazza della Pera, dove non si potrà vendere alcol dalle 18 alla mezzanotte di tutti i giorni, non è caduta nel vuoto.
A cominciare da Luigi Sofia, capogruppo di Sinistra Unita in Consiglio comunale, che già si era schierato contro i piani dell'amministrazione.
"Nonostante gli accoltellamenti in piazza della stazione, nonostante Pisa sia diventata la capitale dei furti negli appartamenti e nonostante i turisti siano derubati quotidianamente, oggi Pisa è una città più sicura secondo il sindaco - ha commentato ironicamente - su diktat di Ziello, ha infatti adottato come priorità un'ordinanza per piazza della Pera, dove bivaccano solitamente pericolosi criminali come studenti e bambini".
Dello stesso tono la risposta di Enrico Bruni, consigliere del Partito Democratico. "Nel corso degli ultimi anni piazza della Pera era rifiorita grazie alla volontà dell'ultima amministrazione di centrosinistra di favorire la socialità - ha detto - da luogo di spaccio e delinquenza è diventato uno spazio dove i bambini giocano e, di sera, si popola di studenti e turisti".
"Questa esperienza oggi è sotto attacco - ha aggiunto - la nuova alleanza Conti-Ziello ha partorito l’ennesima ordinanza antidegrado, una misura per favorire l'occupazione di suolo pubblico come già avviene in spazi come piazza della Berlina e per ridurre sempre di più i centri di aggregazione libera della città".
Critiche dure anche da Potere al Popolo!, che assegna parte delle responsabilità anche al centrosinistra. "Tutto parte di una crociata avviata dalle amministrazioni PD e continuata con ancora più veemenza dalla destra - hanno scritto - i cui unici effetti sono quelli di creare deserto sociale dove invece resiste probabilmente l'unica realtà pubblica di aggregazione sociale in centro. Un copione già visto con piazza dei Cavalieri: l'ennesimo modo di creare una socialità asettica, borghese ed escludente".
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