Attualità domenica 12 febbraio 2023 ore 15:00
Ponte di San Rossore, lavori pronti a partire
Pisamo ha affidato l'incarico per dar vita al nuovo collegamento con un investimento da 3 milioni di euro. Dringoli: "Pisa crocevia del cicloturismo"
PISA — È stato affidato l'incarico per il ponte ciclopedonale tra San Rossore e la ciclopista del Trammino. Pisamo, infatti, ha assegnato alla stessa ditta che si occupa della costruzione del ponte tra Cisanello e Riglione anche la realizzazione del collegamento tra la località Cascine Nuove e San Piero a Grado.
"Dopo l’approvazione in conferenza dei servizi di tutti gli enti interessati alla realizzazione del progetto del nuovo ponte e la pubblicazione del bando di gara, sono stati aggiudicati i lavori che partiranno entro Giugno e dureranno circa un anno - ha spiegato l’assessore all'Urbanistica e alla Mobilità, Massimo Dringoli - andremo a realizzare un’opera fondamentale per il completamento della ciclopista del Tirreno, che darà la possibilità di inserire in un circuito ciclistico senza discontinuità, la percorrenza di un paesaggio di elevatissima qualità ambientale".
I lavori prevedono un costo maggiorato a causa del rincaro materiali che ammonta complessivamente a 3 milioni di euro, finanziati a metà tra Regione e Comune di Pisa.
"Un percorso che permette di collegare San Rossore, e quindi tutto il tratto di costa che viene dalla parte di Viareggio, con il Litorale pisano e quello di Livorno - ha aggiunto - in occasione del convegno nazionale sulla ciclopista tirrenica, è stato ricordato che il Ministero delle Infrastrutture ha approvato il piano di fattibilità tecnico-economica della ciclopista, che non solo prevede il ponte da Cascine nuove a San Piero, ma anche la continuazione della ciclopista del Trammino fino al centro di Tirrenia".
Nel sito individuato per la costruzione del ponte già esisteva, fino agli anni Ottanta, una passerella che permetteva l’attraversamento delle condotte dell’acquedotto di Livorno. Rimossa la passerella, sono comunque rimaste le due pile e le due spalle che la sostenevano. Viste però le scarse capacità statiche, è prevista la demolizione delle pile in alveo e la ricostruzione con nuovi manufatti, mentre per le spalle esistenti si prevede di demolire e ricostruire soltanto il muro frontale.
"Tra 2023 e 2024, con la costruzione dei due nuovi ponti ciclopedonali, il territorio pisano diventerà crocevia nevralgico per la rete ciclistica regionale e nazionale, dove si incontrano la Ciclopista del Tirreno con la Ciclopista dell’Arno - ha concluso Dringoli - opere strategiche che daranno un grande impulso alla mobilità dolce e allo sviluppo del cicloturismo".
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