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Attualità mercoledì 11 agosto 2021 ore 09:03

Quei terreni sottratti alla criminalità

Il Comune interessato all'assegnazione di due appezzamenti. Bonsangue: "Abbiamo il compito di trasformare questi patrimoni in nuove opportunità"



PISA — Il Comune ha manifestato l'interesse all'assegnazione di due appezzamenti di terreno confiscati alla criminalità. Lo annuncia la vicesindaco con delega al patrimonio Raffaella Bonsangue.

"Nell’ultima giunta comunale dello scorso 26 Luglio - si legge in una nota della vicesindaco- è stata formalizzata la manifestazione d’interesse all’Agenzia nazionale per l’amministrazione e la destinazione dei beni sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata per il trasferimento, a titolo gratuito all’Ente, di due terreni, di natura seminativa, situati nel territorio di Pisa, oggetto di confisca disposta dal Tribunale di Genova nel 2017. Una volta ottenuto il provvedimento di destinazione da parte delle competenti autorità, spetterà al Consiglio Comunale approvare la definitiva acquisizione al patrimonio comunale. Il riutilizzo ad uso sociale dei beni confiscati è previsto e regolato a livello normativo dalla legge 109 del 7 Marzo 1996, strumento capace di rendere la società civile protagonista della lotta alle mafie. Da tale norma, ad oggi, si contano numerose esperienze di destinazione per fini sociali di beni confiscati alle mafie nel territorio Italiano".

“Pisa  - sottolinea Bonsangue- si impegna a restituire alla collettività alcuni beni confiscati, sottratti alla criminalità, una testimonianza dell’impegno dell’amministrazione, in modo concreto, sul tema della legalità. Abbiamo il compito di trasformare questi patrimoni, derivanti da proventi illeciti, in nuovi diritti e in nuove opportunità per i cittadini tutti e, in particolare, per le nostre ragazze e i nostri ragazzi, a cui dobbiamo insegnare il valore e i benefici del vivere nel rispetto la legalità, per costruire il futuro. L’uso per fini sociali dei beni confiscati rappresenta la principale azione di contrasto ad ogni forma di criminalità organizzata, l’emblema tangibile della presenza dello Stato sul territorio, un grande senso di civiltà, un passo avanti per il nostro Paese”.


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